Domenica 10 Novembre 2024 - Anno XXII

Milano, riapre la casa di Alessandro Manzoni

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Dopo il restauro, ha riaperto al pubblico la casa di Alessandro Manzoni, il più grande scrittore della storia della letteratura italiana legato alla città di Milano

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Esterno della Casa di Alessandro Manzoni

A 230 anni dalla nascita di Alessandro Manzoni rinasce la storica dimora dove l’autore dei Promessi Sposi visse dal 1813 fino alla morte nel 1873. Riapre al pubblico la casa di Alessandro Manzoni, al termine dei lavori di restauro e riqualificazione sostenuti da Intesa San Paolo con un investimento di 4 milioni di euro, in convenzione con la fondazione Centro nazionale studi manzoniani. L’intervento si è svolto sulla base di un progetto dello studio De Lucchi in vista di una rinnovata programmazione dell’offerta rivolta agli studiosi e ai visitatori. Sono stati riordinati e selezionati gli arredi, le opere d’arte e i volumi e ricollocati in un nuovo percorso espositivo per temi. Tra questi: le immagini dell’autore, della sua famiglia e l’iconografia dei Promessi sposi e dei luoghi manzoniani.

Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni

“Restituiamo casa Manzoni alla città e al mondo”, commenta l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno: “Manzoni è stato il più grande scrittore della storia della letteratura italiana ed è un autore in cui si identifica profondamente Milano e il paese”. Per Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo, “c’è la soddisfazione di aver trasformato la preoccupazione in un progetto e di essere riusciti a realizzarlo in tempi molto ridotti. Avrei desiderato che casa Manzoni potesse entrare negli itinerari offerti ai visitatori di Expo, arriviamo in extremis, ma ci arriviamo”, dice. Bazoli ha ricordato come il restauro della casa inizialmente fosse un “impegno che noi abbiamo preso cercando di coinvolgere anche altre realtà milanesi. Non avendo avuto risposta adeguata abbiamo deciso di sobbarcarci interamente questo lavoro, che ritenevano indispensabile e che rientrasse nel nostro progetto culturale”.

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