Venerdì 13 Dicembre 2024 - Anno XXII

Il costo della benzina e dei carburanti croce degli automobilisti

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Gli italiani e gli elevati costi dei carburanti. L’auto anche se cara resta il mezzo di trasporto preferito dai nostri connazionali. Cosa compone il prezzo del carburante alla pompa e come si può risparmiare con semplici accorgimenti

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Il prezzo della benzina è un tema di particolare interesse per gli italiani, in quanto l’auto è uno dei mezzi di trasporto preferiti. Utilizzare l’auto garantisce flessibilità d’orari e permette spostamenti veloci. Eppure, nel nostro paese spesso si sente parlare di improvvise impennate del prezzo del carburante e rincari difficili da digerire per gli automobilisti. Che in Italia il prezzo della benzina sia fra i più alti d’Europa, purtroppo, è risaputo. Ma quali sono i Paesi in cui la benzina costa meno, e quali sono i fattori che incidono sul prezzo dei carburanti?

Costo della benzina: i fattori che lo compongono

Per semplificare si può dire che il prezzo della benzina è dovuta a una varietà di fattori: il costo industriale; le accise; l’IVA. All’aumentare del prezzo industriale, aumenta anche l’IVA. Il costo industriale è dovuto per lo più dal costo del petrolio greggio. Quest’ultimo viene determinato dall’agenzia specializzata Platts, che ne determina il valore in dollari per tonnellata.
Ma perché il costo per la benzina è così alto? Erroneamente si pensa all’elevato costo industriale ma, in realtà, il costo del greggio influisce solo in misura minore sul prezzo della benzina. Il 66% della tassazione sulla benzina è dovuta alle cosiddette accise. Ma di cosa si tratta?

Che cosa sono le accise

Il termine “accisa” ha origine dal latino medioevale e a significa “imposta”. L’accisa è un’imposta indiretta, ovvero una tassa che si paga quando si acquista un servizio o un bene e che va ad aggiungersi ad altre tasse come l’IVA. In Italia per calcolare le accise si applica un’aliquota fissa su ogni mille litri. L’introduzione delle accise, nel corso degli anni, è stata giustificata in diversi modi. Nella maggior parte si è parlato di una tassa istituita per far fronte a emergenze o calamità naturali o per compensare eventuali danni ambientali. C’è da dire, però, che al termine di una data emergenza le accise non vanno via, ma rimangono. Per esempio, ancora oggi in Italia si pagano le accise per emergenze superate da decenni come la guerra in Etiopia del 1935-36 o l’alluvione a Firenze del 1966. Anche le più recenti calamità incidono sul prezzo del carburante. In totale, tutt’oggi, sono attive ben 17 accise.

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Costo della benzina nel mondo: le nazioni dove si spende meno

Benzina

Secondo gli ultimi dati aggiornati al luglio del 2019, vi segnaliamo i Paesi dove la benzina costa di più e quelli dove costa di meno. I Paesi dove la benzina costa di più sono: Hong Kong, Norvegia e Islanda. Queste tre nazioni sono fra le più ricche al mondo, con un elevato PIL pro capite.
La nazione dove la benzina costa meno in assoluto è il Venezuela. Il costo per litro è un centesimo, quindi quasi gratis. Questo è dovuto al fatto che il Venezuela, pur essendo una nazione povera, è ricca di combustibili fossili e di riserve di petrolio. Al secondo posto c’è Cuba, mentre al terzo c’è il Sudan. A seguire troviamo Iran e Kuwait. Fra le nazioni sviluppate il minor prezzo della benzina si registra negli Stati Uniti d’America. Avvicinandoci a casa nostra, nell’Unione Europea, le nazioni in cui la benzina costa meno sono Austria, Belgio e Croazia. Online è possibile tenere sotto controllo il prezzo dei carburanti per farsi un’idea dei vari costi.

Gli accorgimenti per risparmiare

Dato che il costo della benzina nell’Unione Europea non è affatto economico, conviene sempre fare un confronto fra i vari distributori e scegliere il prezzo più conveniente. Inoltre, secondo gli esperti, si possono usare i seguenti accorgimenti:

1. Controllare regolarmente la pressione degli pneumatici e sostituirli spesso;

2. Alla guida, meglio adottare una velocità costante piuttosto che passare da forti accelerazioni a brusche frenate;

3. Viaggiare mettendo la marcia giusta, né troppo bassa, né troppo elevata;

4. Viaggiare con i finestrini chiusi;

5. Evitare di tenere sempre accesa l’aria condizionata;

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6. Non usare l’auto per le piccole distanze. Per gli spostamenti brevi privilegiare mezzi del trasporto pubblico, la bici, oppure semplicemente andare a piedi.

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