Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Appia Antica, passeggiare nella Storia

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Antichi resti archeologici e natura, testimoni silenziosi del glorioso passato di Roma tanto apprezzati dai celebri viaggiatori del Grand Tour. L’Appia Antica era chiamata dai romani la Regina delle vie. Itinerario a piedi o in bicicletta

Appia Antica
Appia Antica

Tra le meraviglie di Roma, una delle zone più suggestive è l’Appia Antica. La Regina Viarum (la Regina delle Vie), come veniva chiamata dagli antichi romani. Percorsa nei secoli da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, presenta ancora oggi il suo straordinario fascino, carico di storia e curiosità. Non a caso era proprio questa la “Campagna Romana” tanto amata e sognata dai celebri viaggiatori del Grand Tour. Nella Campagna Romana vi è un perfetto connubio tra natura e antichi resti archeologici, testimoni silenziosi del glorioso passato di Roma.
Per andare alla scoperta dell’Appia Antica basterà armarsi di una buona lena per percorrerla a piedi (va detto che il percorso non è certo breve!). In alternativa si potrà noleggiare una bicicletta in uno dei tanti chioschi presenti lungo la via.

Appia Antica: da Porta San Sebastiano oltre le mura Aureliane
Mausoleo-Cecilia-Metella
Mausoleo di Cecilia Metella

Il nostro itinerario ha inizio a Porta San Sebastiano. In passato la porta dava la possibilità ai viaggiatori di entrare all’interno della città di Roma, superando le possenti Mura Aureliane. Qui si potrà visitare un piccolo ma interessante museo, dedicato ai sistemi difensivi della città. Inoltre si potrà salire fino in cima alle torri per godere di uno splendido affaccio panoramico. Proseguendo oltre, si raggiungerà l’importante Chiesa del Quo Vadis. Chiamata così in riferimento alla storia di San Pietro e all’incontrò con Gesù. Proprio qui Gesù lo convinse a non scappare da Roma e a continuare la sua opera di apostolato. All’interno della chiesa si trova una copia del calco delle impronte considerate di Gesù.

Appia Antica: visita alle catacombe
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Circo di Massenzio

Per gli amanti dei luoghi sotterranei, imperdibile sarà la visita delle Catacombe di San Callisto o di San Sebastiano, tra le più famose di Roma. Sono questi infatti i luoghi dove tradizionalmente venivano seppelliti i primi cristiani e quindi anche i primi santi martiri. Particolarmente emozionante sarà scendere nei lunghi cunicoli di questi angusti ambienti. Si ripercorre l’interessante storia delle sepolture. A onor del vero, non si è mai celebrata nessuna messa o altra liturgia nei primi anni del cristianesimo, se non quelle funerarie.

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Ma visitare l’Appia Antica, vuol dire soprattutto antica Roma e quindi ecco comparire dinanzi a noi i poderosi resti del complesso della Villa di Massenzio (museo ad ingresso gratuito), realizzato all’inizio del IV secolo d.C. dal celebre imperatore. La visita comprende anche il Mausoleo per il figlio Romolo, morto prematuramente e il grandioso Circo per le corse con le bighe. Poco più avanti, si giungerà al monumento simbolo dell’Appia, il Mausoleo di Cecilia Metella, vissuta nel I secolo a.C.: una poderosa tomba cilindrica edificata per la nobile matrona romana. Anche questo luogo è divenuto un museo e pertanto oggi sarà possibile visitarlo entrando nella camera sepolcrale – un po’ scarna per la verità – e girando per le stanze della fortezza che nel Medioevo sorse proprio qui accanto, conosciuta come Castrum Caetani, dal nome della famiglia che la edificò.

Appia Antica: Chiesa di San Nicola e Villa dei Quintili
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Chiesa di San Nicola a Capo di Bove

Prima di riprendere il cammino però, impossibile è non notare i curiosi resti davanti al mausoleo, pertinenti alla Chiesa di San Nicola di epoca medioevale, unico esempio di architettura gotico cistercense di Roma. Continuando a camminare sui suggestivi basoli originali di epoca romana dell’Appia Antica, tra tombe e sepolture, si giungerà ad una delle residenze più celebri del mondo antico: la Villa dei Quintili. I ricchi fratelli Quintili è qui che nel II secolo d.C: realizzarono una dimora di campagna, divenuta poi proprietà dell’imperatore Commodo, resa quindi ancora più lussuosa. Assolutamente da non perdere la sua visita per poter affermare di aver camminato veramente nella storia, attraversando le sale delle terme, i saloni di rappresentanza, le camere da letto private e ancora il grande giardino coronato da un monumentale ingresso con ninfeo e da ampie cisterne per l’acqua!

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Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale

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