Lunedì 7 Ottobre 2024 - Anno XXII

Bonus e cashback: dalla piattaforma IDPay alle iniziative aziendali

Pagamenti digilati Bonus-cashback-Licenza-Pixabay

I pagamenti digitali sempre più frequenti anche in Italia. Parole come bonus e cashback fanno ormai parte del linguaggio quotidiano. Benefici sociali e applicazioni.

In quest’ultimo biennio “bonus” e “cashback” sono parole entrate nel linguaggio di tutti i giorni. A renderle tali hanno contribuito le iniziative statali. In particolare le agevolazioni monetarie e fiscali su beni e servizi (dall’Ecobonus al Bonus TV) che hanno promosso provvedimenti come il Piano Cashless. Il bonus e il cashback sono però anche al centro delle iniziative private nei più disparati settori. Due agevolazioni che rispondendo al doppio obiettivo di unire il risparmio per gli utenti al marketing aziendale.

Una piattaforma per i benefici sociali: IDPay

Bonus cashback ID Pay (Ph. KM NEHA da Pixabay)
Bonus cashback ID Pay (Ph. KM NEHA da Pixabay)

La spinta verso la digitalizzazione e l’erogazione di bonus statali si incontrano nel nuovo servizio IDPay. Si tratta della piattaforma unica che, come affermato dal ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao, entro la fine del 2022 permetterà agli utenti aventi diritto di usufruire in modo istantaneo di eventuali benefici. I riscontri, già testati per mezzo dell’app IO e del Cashback di Stato sono stati positivi. Il servizio IDPay sarà gestito da PagoPA (il sistema di pagamenti verso la pubblica amministrazione) e, quando sarà operativo, consentirà la riscossione diretta dei bonus attivi in quel momento a coloro che ne faranno richiesta, previo possesso dei requisiti.

Gli incentivi, in vigore, prorogati al 2022 sono: Bonus Casa (Super Bonus 110%, con rafforzamento di Ecobonus e Sisma Bonus); Ecobonus per auto a basse emissioni; Bonus TV e Decoder; Bonus Cultura e Carta del Docente; e ancora Bonus Famiglia, con assegno unico familiare (in sostituzione dei precedenti, Bonus Bebè e Cicogna); il Bonus Bollette Luce e Gas e il Bonus POS per i pagamenti digitali, ora denominato Bonus Bancomat. Per quanto riguarda il Cashback, la Legge di Bilancio ha escluso il terzo rinnovo. Tuttavia, secondo il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, il cashback, oltre che agevolare i pagamenti cashless, potrebbe rappresentare anche un mezzo di contrasto all’evasione fiscale, grazie al tracciamento delle transazioni che prevedono una detrazione.

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Bonus cashback delle aziende nei servizi

Pagamenti digitali Ph Ivan Samkov da Pexels
Pagamenti digitali (Ph Ivan Samkov da Pexels)

In risposta a una crescente attitudine dell’utenza verso il digitale e considerando l’esplosione dell’e-commerce (46,2 milioni di persone in Italia, ad oggi, sono consumatori “multicanale”) sono sempre più le aziende, nell’ambito di vari comparti settoriali, che offrono l’opzione del bonus cashback, ovvero un rimborso su un acquisto o sull’adesione a un servizio. La finalità di questa strategia di marketing risponde all’obiettivo di fidelizzare l’utenza. Inoltre va incontro al bisogno di risparmio dei consumatori, amplificato da inflazione e carovita.

Le modalità di attuazione del bonus cashback, a seconda del settore, sono diverse. Facciamo qualche esempio. Nel campo dei servizi di utilità il cashback può consistere un rimborso sulle transazioni effettuate tramite una carta, come Postepay (fino a marzo, attraverso l’app); oppure, sempre via app, nella restituzione di un importo a causa di un disservizio: è il caso del “Cashback Targa” di Autostrade per l’Italia. Quest’ultimo legato ai ritardi causati da cantieri e manutenzioni stradali (previsto per aprile in tutto il territorio nazionale).

Nel campo dei servizi di intrattenimento, invece, il cashback si sta diffondendo nel mondo del gioco a distanza, a fianco di altre tecniche promozionali tipiche dei casinò online dove il rimborso consiste in una percentuale restituita sull’ammontare delle perdite. Da non confondere con i bonus senza deposito, che invece non richiedono l’apertura di un conto e permettono di provare, previa registrazione, i titoli della piattaforma, in base alle condizioni previste dall’operatore.

Bonus cashback nell’intrattenimento

Nell’ambito entertainment il cashback è originato da partnership aziendali, come quella di Nintendo, Steam, Disney + e Netflix con la carta Curve. Per mezzo di app, la carta funge da vero e proprio portafoglio digitale e restituisce l’1 per cento di rimborso sulla spesa, a fronte di un costo di attivazione della stessa (il canone può essere gratuito, oppure a pagamento). Va aggiunto che, oltre alle piattaforme dedicate alle promozioni per l’e-commerce, esistono anche delle vere e proprie applicazioni operative nel cashback. Tra le più conosciute c’è Satispay, che conta milioni di utenti; attraverso la convenzione con oltre centomila negozi, fisici e online, genera un rimborso sulle spese effettuate con tre metodi diversi: classico; sul primo acquisto; incrementale, dove maggiore è la spesa, maggiore è la percentuale di rimborso all’utente.

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La possibilità di risparmiare tramite il cashback sta prendendo piede anche grazie a partnership di settore tra aziende produttrici e rivenditori. In particolare per quanto concerne beni più costosi come elettrodomestici e prodotti hi-tech, con offerte aggiornate periodicamente sui siti dei punti vendita territoriali e online. Quella del cashback è dunque una strategia composita che, dai negozi fisici fino alle app, ha ora sfondato anche le porte delle criptovalute, con l’introduzione di alcune carte contactless che accreditano rimborsi in qualsiasi valuta, compresi Bitcoin, Litecoin e Ethereum.

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