Lunedì 2 Dicembre 2024 - Anno XXII

Altofonte celebra il Festival dell’Acqua

Fontana Borghese Altofonte

Promuovere la cultura, le aziende locali e invitare a comprare prodotti della Sicilia. Il primo Festival dell’Acqua si è concluso domenica ad Altofonte in provincia di Palermo. L’importanza dell’acqua e il suo ruolo nella cultura popolare attraverso proverbi e aneddoti. Un modo per rilanciare la cultura del cibo e le infinite specialità che qui si producono.

Festival dell'acqua lavatoio e lenzuola stese
Altofonte, lavatoio e lenzuola stese

L’11 giugno scorso si è svolto ad Altofonte, in provincia di Palermo, il primo “Festival dell’Acqua” organizzato da “IoComproSiciliano“. Una iniziativa per promuove la cultura e le aziende locali. Il festival ha evidenziato l’importanza dell’acqua che, esiste dalla notte dei tempi. Molti proverbi e aneddoti testimoniano il suo ruolo nella cultura popolare, nelle relazioni personali e nei settori come l’agricoltura e l’ambiente. Alcuni esempi: “Dove non si crede, l’acqua rompe”, “Il molino non macina senz’acqua”. Oppure “Chi semina con l’acqua, raccoglie col paniere”, e “Bevi del buon vino e lascia andare l’acqua al mulino”.

Il Comune di Altofonte, guidato dal sindaco Angela De Luca e dall’assessore Vitaliano Catanese, ha collaborato attivamente per valorizzare il “Made in Sicily”. Sono infatti state coinvolte delegazioni provenienti da varie province dell’isola.

Altofonte: i partecipanti al Festival

Nespole Altofonte su alzatina con peperoncino
Nespole Altofonte su alzatina con peperoncino

Il Festival ha rappresentato un party delle risorse imprenditoriali coinvolgendo sia le aziende più giovani che quelle storiche. Gaetano Rumore, con la sua azienda “Medical Herbis”, ha presentato “Ambrosia” liquore alle erbe officinali, abbinato alle ciliegie di Chiusa Sclafani fornite dall’azienda Blanda. Giuseppe Gallo ha diffuso la filosofia della trasformazione dei melograni siciliani. La sua azienda agricola ha proposrto l’amaro “Don Carmè” e il cocktail “GinMelo”.

L’Azienda Agricola Biologica di Giuseppe Lucca, invece, è specializzata nella coltivazione di mandorle e fichi d’India. Al festival ha presentato il liquore “Futtitinni”, a base di piante officinali, e altre varietà a base di mandorle e arance. Le imprese storiche, infine, sono state rappresentate dalla “Cooperativa dei Coltivatori Agricoli del Parco”. Loro hanno portato il rinomato Olio del Parco, che è motivo di orgoglio per la regione.

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 “Le Vie dell’Acqua”, la cultura e il cibo

Pubblico durante Cooking Show
Il pubblico assiste al Cooking Show

“Le Vie dell’Acqua” è un percorso che diventerà una meta turistica. Lungo il percorso sono state illustrate le origini delle sorgenti d’acqua e delle fontane presenti a Palermo attraverso i racconti dell’autore e performer teatrale Sandro Messina. Durante le pause, gli stand di degustazione sono stati animati dalla formazione folk “Arbaria” e dal duo musicale ironico “La Truffa”. Le 22 attività partecipanti hanno offerto talento e prelibatezze, con ingredienti e preparazioni culinarie tipiche della Sicilia. Uno dei momenti più conviviali è stato il “Pasta Show” di Antonio Scarpinato, il cui agriturismo ha presentato la lasagna “Scannaturi”, servita su una tavola di legno che in passato veniva utilizzata per macellare gli animali.

Delizie della provincia palermitana

Gruppo Folk Arbaria
Gruppo Folk Arbaria

Altre delizie includono grigliate di carne dalle Macellerie Altofonte e panini imbottiti di salsiccia, caponata e pomodori secchi di Simona Gangi. I prodotti caseari di Calogero Giampapa da Polizzi Generosa e mortadella di Salvo Bilello di Camporeale, premiata con la Medaglia d’Argento in Italia. Inoltre, sono state apprezzate le specialità dell’olio extravergine d’oliva del Frantoio Castellese di Parcìtati e l’oro in bottiglia delle Officine Kaggiotto di Chiara Scalia da Piana degli Albanesi.

Lasagna Scannaturi
Lasagna Scannaturi

Gli espositori hanno deliziato il pubblico con specialità artigianali, dalla pasta fatta in casa alla focaccia e alla pizza, dalla mortadella di alta qualità agli assaggi di oli locali, fino alle ceramiche e ai gioielli di grande fattura. Una particolarità del “Festival dell’Acqua” è stata anche la presenza della canapa sotto forma di prodotti autorizzati per la vendita agroalimentare, come la farina, l’olio di semi di canapa, la pasta di semola e semi di canapa.
L’assessore Vitaliano Catanese ha chiuso la manifestazione affermando: “Molti conterranei hanno toccato per la prima volta l’acqua purissima che sgorga dalle nostre fonti, sbalorditi da quanta meraviglia ci sia a pochi chilometri dalle proprie case e comunità. 

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