Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Presepi on the road e Presepi di sabbia

Altopiano Asiago Presepio Enego panoramica invernale

L’atmosfera natalizia è un’ode alla spiritualità. La rappresentazione della Natività è un rituale che infonde pace. Ecco i presepi on the road in montagna e quelli di sabbia a Jesolo dedicati a Francesco d’Assisi a cui partecipano 14 artisti di vari paesi del mondo.

Asiago Enego via dei presepi
Enego via dei presepi

Difficile rimanere indifferenti di fronte al presepe. Può essere costituito dalle semplici statuine della Sacra Famiglia oppure costruito formando un villaggio dell’antica Palestina. Resta il fatto che non è una semplice rappresentazione artistica. È molto di più. È un’ode alla spiritualità che ci conduce nella magica atmosfera natalizia. La sua bellezza riesce ad infondere pace, semplicità e sacralità.

Le figure di Maria, di Giuseppe e del Bambin Gesù evocano i primi momenti di vita di Gesù, della semplicità in cui venne al mondo, lontano dalle ricchezze e dagli agi del mondo. Eppure il segreto che cattura chiunque osservi estasiato i vari presepi, sta nella spiritualità che quelle statuine sono in grado di trasmettere.

I tanti luoghi dove si rappresenta la Natività  
Presepio di sabbia Jesolo Sand Nativity)
Presepe di sabbia. (© Jorge Wiegand – Jesolo Sand Nativity)

La scena della Natività, soggetto prediletto da molti celebri artisti, ci cattura per l’aura del mistero divino e ci invita a riflettere sulla spiritualità del Natale, sull’essenza del messaggio natalizio intriso di serenità e pace nel mondo.

Accanto ai numerosi presepi allestiti nelle piazze, all’interno delle chiese, nelle sale di alcuni musei, vi sono presepi galleggianti costruiti a fior d’acqua, oppure subacquei come quello a Peschiera del Garda che vanta una lunga storia. A destare la curiosità da qualche anno vi sono i presepi costruiti lungo le vie di paese e non ultimo il presepe di sabbia, opera di valenti artisti.

Ecomuseo dei presepi
altopiano di Asiago Tresché Conca via dei presepi
Tresché Conca via dei presepi

Sull’altopiano di Asiago, la bellezza del presepe risiede nella capacità di creare connessioni emotive e culturali tra gli abitanti delle comunità dei sette comuni. A Tresché Conca, frazione montana del comune di Roana, si rinnova il suggestivo “Percorso dei presepi, da scoprire, da ammirare”, una sorta di ecomuseo dei presepi. Gli abitanti dell’amena frazione, che in inverno si tinge di bianco, espongono all’esterno delle proprie abitazioni, i presepi costruiti secondo le loro possibilità e creatività.

LEGGI ANCHE  Da Canaletto al neoimpressionismo

Il percorso si snoda lungo le vie del paese, seguendo un itinerario che può essere letto sulla mappa dove sono indicati i presepi numerati. I presepi sono esposti accanto agli ingressi, sopra antichi pozzi, sulle slitte, sui davanzali delle finestre, nei cortili. Orari di apertura: dal 24 dicembre al 8 gennaio, tutti i giorni.

Per informazioni: 346 027 8651, email: info@trescheconca.it –

Presepi on the road a Enego
Asiago presepi Castello di Enego
Castello di Enego Torre Scaligera

Il presepio on the road si ripete anche a Enego, altra località dell’altopiano. La Pro loco ed i volontari hanno promosso la realizzazione de “La via dei Presepi” ovvero di presepi allestiti nelle sei antiche contrade del paese. Sarà l’occasione per ammirare le varie scene della Natività ma anche per scoprire centri d’interesse tra cui la famosa Torre Scaligera, nella piazza del paese e il Duomo, dedicato a Santa Giustina.

La torre, risalente al 1300, è alta 22 metri. Fu fatta erigere da Cangrande della Scala ed è l’unica rimasta delle quattro torri che costituivano il castello degli Scaligeri, importante punto di osservazione e difesa del paese. La torre è rimasta indenne dai bombardamenti durante i periodi bellici e rappresenta il simbolo di Enego. Al suo interno si trova un museo storico dove sono esposti cimeli archeologici, medievali, geologici e altri oggetti di epoca più recente.

Informazioni: www.facebook.com/ProlocoEnego/

Presepi di sabbia dedicati a Francesco
Jesolo presepi di sabbia La Regola, scultore Baldrick Richard Buckle (crediti Jesolo Sand Nativity)
La Regola, scultore Baldrick Richard Buckle (crediti Jesolo Sand Nativity)

Lasciata la montagna, scendiamo al mare e precisamente a Jesolo, località balneare che si estende lungo la costa veneziana. Per il Natale 2023, la città di Jesolo organizza l’evento “Jesolo Sand Nativity”, giunto alla 21esima edizione. Si tratta del presepe di sabbia come tributo a San Francesco, patrono d’Italia.

LEGGI ANCHE  La storia della tv al museo della scienza

Per l’occasione si cimenteranno 14 artisti provenienti da tutto il mondo per la realizzazione di 12 sculture in grado di rappresentare il tema “Sulle orme di Francesco d’Assisi”. Il santo, riconosciuto per la semplicità della sua vita terrena, come portatore di pace e accoglienza universali, sarà protagonista di sculture di sabbia create dalla fantasia di noti artisti.

Il primo presepe vivente 800 anni fa a Greggio
Presepi di sabbia Jesolo La Predica di Francesco agli-uccelli
La predica di Francesco agli uccelli, scultrice Hanneke Supply

Il primo presepio è storicamente legato a Greggio, (Lazio) dove si narra che Francesco d’Assisi, nella notte del 1223, diede vita al primo presepe vivente con l’aiuto del signore del borgo reatino. Ogni anno viene scelta una particolare tematica su cui sviluppare la propria creatività e per il Natale 2023, a ottocento anni dal primo presepe di San Francesco, l’iniziativa riguarda Jesolo ed Assisi.

Due città unite nello stesso indimenticabile ricordo delle gesta del Santo. A Jesolo le sculture ricorderanno gli episodi più significativi della vita di Francesco, ad Assisi, nella piazza antistante la Basilica Inferiore, vi sarà una singolare Natività Monumentale, realizzata con la sabbia dorata del litorale veneto.

“Il Grido” di Martalar
presepi Il Grido di Marco Martalar
Marco Martalar prepara la scultura ‘Il Grido’ 

L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’intesa tra l’amministrazione comunale e i frati del Sacro Convento di Assisi. Il percorso espositivo è preceduto da una scultura lignea denominata “Il Grido”, opera dell’artista altopianese Marco Martalar.

La scultura è alta 4 metri, larga 1,80 ed è stata costruita con scarti di abete rosso e faggio raccolti nei boschi delle Dolomiti dopo la tempesta di Vaia nel 2018 che distrusse ettari boschivi. La scultura vuole essere il lamento delle piante abbattute dalle raffiche del vento nel Triveneto.

LEGGI ANCHE  Rezidor Hotel, strategia di espansione

Informazioni: www.comune.jesolo.ve.it/jesolo-sand-nativity-2023
Leggi anche: 

PRESEPI SULL’ACQUA IN VAL ANTIGORIO

LA VILLA REALE DI MONZA È REGGIA CONTEMPORANEA

VALTELLINA: IL PICCOLO TIBET ACCOGLIE I TURISTI DEGLI WINTER SPORTS

Condividi sui social: