Sabato 18 Maggio 2024 - Anno XXII

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News & Eventi

Vinitaly, assegnato il premio “Migliore carta dei vini”

di
Silvana Santoro

Nella fiera che si è svolta a Verona pochi giorni fa sono stati riconosciuti i ristoranti italiani all’esterno che promuovono il made in Italy enologico

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Un saluto a Karol Wojtyla

di
Gian Paolo Bonomi

Visto che si sta scrivendo di un Papa (per di più defunto) è meglio procedere a qualche premessa per essere ...

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Spigolando tra turismo e dintorni 10

di
Gian Paolo Bonomi

Finalmente c’è una buona notizia per il Turismo?Ebbene sì, gli Italiani hanno ancora tanti bei soldi per viaggiare. La prova? ...

Lifestyle & Benessere

Il “nuovo” traforo del Monte Bianco

di
Francesca Piana

Dopo sei anni di inchiesta giudiziaria, è iniziato il processo ai sedici imputati per il terribile rogo del 24 marzo 1999. Trentanove le vittime e parenti in attesa di giustizia. Con un tunnel (si spera) finalmente sicuro

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La Fiesta de los Caballos del Vino

di
a cura della Redazione

La festa dei Cavalli del Vino, che si tiene a Caravaca, nella provincia spagnola della Murcia, nasce come pura estrazione popolare mescolando realtà, leggenda, narrazione epica. La tradizione della festa è ambientata in pieno secolo XIII, quando Caravaca si trovava sul confine tra la Castiglia cristiana e il regno dei Mori di Granada e la presenza della Croce a Caravaca aveva già fama di protezione e miracolo.
Secondo la tradizione leggendaria si parla dell’assedio del castello la cui custodia era stata affidata all’Ordine dei Templari, durante gli anni 1265-1310.
I Mori del vicino regno di Granada intraprendono una spedizione punitiva e di saccheggio. In occasione di una di queste incursioni ammazzano molti cristiani e ne fanno prigionieri altri, anche se alcuni di essi riescono a rifugiarsi all’interno della fortezza. L’assedio viene condotto dai Mori ricorrendo ad ogni tipo di pressione, compresa quella di avvelenare i pozzi d’acqua facendo insorgere epidemie e accentuando i disagi per i cristiani feriti in combattimento.
E’ in questa fase che alcuni Templari, particolarmente coraggiosi, riescono ad eludere la sorveglianza dei Mori e arrivano nella località chiamata Campillo, distante qualche miglio e da allora denominata “Campillo de Los Caballeros”. Qui riempiono alcuni otri di vino e beffando nuovamente le linee dei musulmani, introducono la bevanda nel castello e immergono la reliquia della Croce nel liquido per benedirlo, dandolo poi in bevanda agli infermi assediati, che istantaneamente guariscono.La leggenda dell’assedio permane nella memoria popolare come gesta di coraggio e di fede. Allo stesso modo dei romanzi di “frontiera”, quella dei “Cavalli del Vino” si inserisce nel filone dell’epoca cavalleresca e della conquista musulmana.

Milano
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Le molte “notti” di Milano

di
Eleonora Boggio

Dura e sfaccettata come un diamante, sinuosa come le viuzze del centro storico e lineare come le aste dei suoi Navigli. Prodiga di fantasiose tentazioni per gli appassionati di itinerari notturni, ormai orfani della celebre nebbia