Sabato 4 Maggio 2024 - Anno XXII

Italia, i “Mercati del Pesce” dei quattro mari

Le coste italiane si sviluppano per circa 7500 chilometri lungo quattro mari ancora abbastanza pescosi. Innumerevoli quindi i mercati e i mercatini dove acquistare pesce fresco, perfino a Milano, che è addirittura la piazza di compravendita più importante.
Scorrendo l’indice di un ricettario della cucina regionale italiana si nota subito che i piatti di terra sono più numerosi di quelli di mare. La ragione probabilmente risale ai tempi in cui le coste erano meno praticabili: natanti modesti, incursioni piratesche, guerre e guerricciole di mare.
Oggi invece si mangia molto pesce e i mercati vecchi e nuovi sono sempre più numerosi ed affollati. Qualche esempio?
La Pescheria di Chioggia, frequentata anche dai vicini veneziani, si affaccia sul canale che attraversa la cittadina ed è coperta da un tendone rosso che avvolge sarde, granseole, anguille, scampi e frutti di mare di insolita luce rosata.
A Genova, nel caratteristico Mercato Orientale, assieme al pescato locale si compera lo stoccafisso, storico ingrediente della gastronomia ligure come il basilico, le altre erbe aromatiche e i profumati funghi dell’entroterra.
A Viareggio, due volte al giorno, canocchie, triglie, calamari e gli altri pesci del Tirreno vengono portati a terra dalle barche e venduti sulle bancarelle lungo il canale vicino al molo.
A Bagnara Calabra c’è sempre un capannello di gente che aspetta l’arrivo delle barche con il pesce, già in buona parte prenotato e la cui vendita è compito delle donne dei pescatori. Gli avannotti del pesce azzurro vengono tenuti da parte per preparare la “rosmarina” in un infuocato mix con il peperoncino.
A Marsala il mercato è in un’antica struttura del centro e i banchi del pesce si alternano a quelli degli ortaggi e ai banchetti improvvisati di qualche pescatore.
Però la maggior parte del pescato fresco italiano confluisce al Mercato all’Ingrosso di Milano, il secondo in Europa, dove la domanda è molto elevata e si spunta il prezzo più alto. Da qui, il pesce invenduto viene smistato verso altri mercati italiani, subito dopo la chiusura, nelle prime ore del mattino.