Martedì 14 Maggio 2024 - Anno XXII

In allestimento il primo “Museo del kitsch turistico”

Di tutto un po’ ….Spilla della marina militare della repubblica russaAltro grande “highlight” del Museo, le Medagliette sovietiche che affliggevano i turisti in visita a Mosca e dintorni (chi non le ricorda quelle orride spille laccate in rosso?). Appena arrivavi cominciavano a sparartele sul paltò; poi, sul pullman, altra distribuzione: la sera andavi a letto e ti ritrovavi nel pigiama Lenin, Stalin e la falce e martello. Non se ne poteva più, ma male gliene incoglieva alla guida, perché alla fine del tour se le ritrovava tutte nella busta a mo’ di mancia.Non mancherà ovviamente l’inflazionatissimo (sempre presente sui voli … Leggi tutto

Di tutto un po’ ….

Spilla della marina militare della repubblica russa
Spilla della marina militare della repubblica russa

Altro grande “highlight” del Museo, le Medagliette sovietiche che affliggevano i turisti in visita a Mosca e dintorni (chi non le ricorda quelle orride spille laccate in rosso?). Appena arrivavi cominciavano a sparartele sul paltò; poi, sul pullman, altra distribuzione: la sera andavi a letto e ti ritrovavi nel pigiama Lenin, Stalin e la falce e martello. Non se ne poteva più, ma male gliene incoglieva alla guida, perché alla fine del tour se le ritrovava tutte nella busta a mo’ di mancia.
Non mancherà ovviamente l’inflazionatissimo (sempre presente sui voli di ritorno dalla terra azteca)  sombrero messicano dei mariachis: peso minimo cinque chili e durissimo; forse tra la stoffa orridamente colorata e decorata con mostruose paillettes e ghirigori, infilano pesanti lamine di amianto. Sotto il sombrero, in una bacheca che conterrà anche i piccoli tori di plastica rivestiti di pezza nera trapuntata di banderillas, nonché le ben note bailarinas di flamenco con ai piedi la scritta España, sarà esposta una impressionante collezione (pur di trovarle rischiavo di perdere l’aereo, solo che poi, ‘ste bastarde, finiscono col seccarsi) di palle di neve, le famose boccette ricurve che solo a rigirarle facevi nevicare su Rio de Janeiro e Manila.

… ed altro, altro ancora!

Carretto siciliano
Carretto siciliano

In tema di kitsch-souvenirs classici e onnipresenti, uno Spazio Nazionale del Museo esporrà un paio di carrettini siciliani (plastica, disegnini schifosi, pennacchietti laterali di piumette che si staccano  un secondo dopo l’acquisto) e la celeberrima gondola venexiana con supporto che la fa star su e carillon de La Biondina in Gondoleta.
Nello Spazio Internazionale saranno invece presenti tutti i continenti. Notevole il canguro di peluche dal marsupio con cerniera lampo, pregevole la mucca svizzera che se le tocchi le tette muggisce, artistici i cammelli (bela kamìla, mile lire) di pegamoide con specchiettini venduti sulle spiagge di Sharm El Shemik a completamento del grande contenuto culturale proposto dalla destinazione.
Ma quando mai un Museo del Kitsch senza una “Se-Se, Sezione Sexy”?
Ecco allora in mostra: uno scimmione di copra con grembiule (alzi il grembiule e spunta con un balzo un pacco-dono che il Capezzone Bisex se lo sogna); variopinte candele steariche a forma di pene (le facevano – o le fanno ancora? – nella bergamasca a poca distanza dal paese di Papa Giovanni) assai richieste e ancor più vendute a s’Copenaghen in alcuni Porno Shows di cui curavo gli aspetti logistico-morali. Infine, le ben note Matrioskje, ma mica in “versione normale” bensì in “edizione per signora” (da una lignea statuina ne cavavi fuori un’altra poi un’altra ancora fin quando alla fine ecco un bel “silurino stilizzato”); questo pregevole gioco costava cinque dollari, i tovarich non accettavano rubli, ovviamente.

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