Sabato 4 Maggio 2024 - Anno XXII

Come rilanciare il turismo italiano

Maurizio Davolio per Legacoop Turismo scrive al governo: l’obiettivo è rendere l’Italia il paese dove si sta meglio al mondo; risolvere il nodo della stagionalità nel Mezzogiorno

Maurizio Davolio
Maurizio Davolio

Maurizio Davolio, responsabile di Legacoop Turismo, ha inviato una nota a Romano Prodi, presidente del Consiglio e Francesco Rutelli, ministro dei Beni Culturali, dopo l’incontro svoltosi nei giorni scorsi sul tema delle politiche di rilancio e di sviluppo turistico.
 “Il rilancio dell’industria turistica nazionale non può passare per l’obiettivo, fuorviante oltre che irrealizzabile, di far tornare il nostro paese al primo posto nei flussi turistici internazionali”, ha detto Davolio. Meglio sarebbe invece “rendere l’Italia il paese dove si sta meglio al mondo, migliorando ulteriormente la già positiva reputazione di cui gode lo stile di vita italiano. Se si raggiungerà questo obiettivo si otterranno anche positive ricadute in termini di arrivi e di presenze, ma senza l’assillo di superare gli altri paesi, quasi fossimo in una gara sportiva”.
Davolio ha espresso una valutazione positiva sull’operato del governo ma ha anche avanzato la necessità di un approccio più pragmatico e realistico sul settore turismo: superando stime illusorie, come quella secondo la quale l’Italia possiederebbe il 40 per cento del patrimonio monumentale mondiale, mentre, secondo l’Unesco, il nostro paese ne ha meno del 7 per cento. La partita “non si gioca nel possesso di attrattive, ma su altri aspetti del prodotto turistico: sulla qualità dell’accoglienza e dell’ospitalità; sul rapporto qualità/prezzo; sull’informazione; sulle infrastrutture, il trasporto, la viabilità; sulla sicurezza e sulla correttezza del comportamento degli operatori turistici”, ha osservato Davolio.
Giocano un ruolo fondamentale le associazioni di categoria e i sindacati di settore, e, per quanto riguarda il Mezzogiorno, la collaborazione tra imprese e enti locali: “Dobbiamo chiederci con onestà perché, a parità di latitudine, nel Mediterraneo e nelle aree vicine, l’unico territorio che gode di una stagione così breve sia il nostro Mezzogiorno, isole incluse: se non si affronta il problema con la necessaria determinazione, le grandi potenzialità del nostro Sud sono destinate a rimanere tali”. La via di uscita passa da campagne di promozione condivise, ha ricordato Davolio. Legacoop Turismo “è disponibile a dare il proprio contributo, a impegnare le proprie risorse e coinvolgere le imprese aderenti, nell’auspicio che il confronto e la collaborazione fra lo Stato, le Regioni, le Autonomie e le rappresentanze di categoria possa proseguire e svilupparsi nel futuro”.

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