Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

In vacanza con fido. A te com’è andata?

Organizzare un viaggio per sé e per il proprio quattro zampe non è sempre facile. In questa sezione, i racconti e i suggerimenti dei nostri lettori. Scriveteci!

Amo i quadrupedi ma la pazienza ha un limite…

In vacanza con fido. A te com'è andata?

Tra le e-mail arrivate in redazione c’è anche quella di una lettrice che ha vissuto un’esperienza non molto piacevole. Colpa non tanto del quattro zampe, quanto dei suoi padroni e della loro disattenzione!

"Ciao, ho letto gli articoli sui cani. Grazie per quello sulla Romania. Quanto all’ospitalità per i quattro zampe vi confesso che ho avuto una pessima esperienza. Ho affittato un appartamentino che ho in campagna per tre settimane a una coppia di francesi con bassotto. Non avete idea di quanto io ami i quadrupedi. Ebbene avrei uccicso lui e il suo padrone. Lo facevano dormire sul letto benchè gli avessi perfino dato una lussuosa cuccia. E mi ha fatto pipì dappertutto, muri, divano e…letto. Ho cacciato lui e i padroni".

Fabia Garatti, Milano

Inviato il 9 aprile ’08


Quando è ora di partire lei già lo sa

Jaia
Jaia

"Il periodo delle vacanze è il mio preferito ma non di certo della mia gatta…
Quando è ora di partire lei già lo sa, le basta vedere il solito zaino per capire che è tempo di cavarsela da sè. Di fatto non sono molto una persona da pensione; un pò fa triste, un pò pesa economicamente. Anche se confesso di non essermi mai informata su costi e servizi di pensionamenti per animali. Quello che ho escogitato per la sopravvivenza della mia adorata gatta è: due dispenser, uno per il cibo e uno per l’acqua; una porticina sulla finestra che dà sulla terrazza per permetterle il vagabondaggio libero; e per certo un paio di chiavi in più per un paio di generosi amici e/o parenti che ogni due tre giorni passano per una visitina di controllo. Ovviamente, la vacanza non dura molto. La mia esperienza massima a queste condizioni è stata di una settimana e sempre con un pizzico di preoccupazione da mamma apprensiva…"

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Federica e Jaia da Roma
Inviato il 4 aprile ’08


Quante differenze tra nord e sud

Charlie
Charlie

Francesco De Giorgio è un amministratore di condominio di Rho, vicino Milano. Ci ha contattato per raccontarci l’esperienza con il suo Charlie, un labrador miele di tre anni. “Un cane da famiglia, altruista, più legato al padrone che alla sorveglianza della casa”, dice il signor Francesco ricordando il suo precedente quattro zampe, un pastore tedesco che è morto all’età di undici anni.
I De Giorgio hanno una casa al mare nelle Marche e Charlie va sempre in vacanza insieme al resto della famiglia. “Ciò che ho notato”, ci racconta il signor Francesco che è di origine napoletana e vive a Rho da più di trent’anni, “è la diversa mentalità che si ha nel valutare i cani nelle varie zone d’Italia. A centro-nord il cane viene accettato, lo si vede anche durante le soste che si fanno in autostrada, ci sono più gesti di simpatia, in Italia meridionale i cani invece non sembrano essere molto graditi”. Forse perché, aggiunge il signor De Giorgio, “al nord si considera il cane come animale più da compagnia, giù invece più come animale da guardia”, per la sicurezza propria e della casa.
Queste differenze, inoltre, si notano considerando il grado di organizzazione delle strutture che accolgono gli animali domestici. Mentre in Italia del nord, aggiunge il signor De Giorgio, “ci si sta attrezzando a ricevere i cani, giù la questione è ancora lontana dal risolversi”. Nelle Marche ad esempio “c’è una spiaggia dove si può portare il cane a fare il bagno. E’ una bella spiaggetta dove Charlie può correrre e scorrazzare dove vuole. Nel meridione ho assistito invece a scene in cui chi portava il cane in spiaggia ha dovuto discutere con gli altri villeggianti”.
Un bell’esempio di spiaggia attrezzata, aggiunge il signor De Giorgio, è in Liguria, ad Albissola: “lì ci sono ombrelloni per i proprietari dei cani e ombrellini da sole e ciotole di acqua fresca per gli animali. Lo puoi portare senza contestazioni e poi è anche un modo per socializzare, oggi è difficile parlare con i vicini di spiaggia, i proprietari dei cani invece sono più loquaci”.

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Francesco De Giorgio da Rho, Milano
Racconto telefonico del 3 aprile ’08

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