Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Vicenza e dintorni. Palladio ma non solo

Sono passati 500 anni dalla nascita dell’architetto che ha lasciato la sua impronta armonica su ville e palazzi della Riviera del Brenta. Visita nel cuore del Veneto per assaggiare il baccalà di Sandrigo e giocare con gli scacchi viventi di Marostica

Il Sentiero della Pace per non dimenticare la Grande Guerra

A piedi sull'Altopiano di Asiago
A piedi sull’Altopiano di Asiago

Ma Vicenza e provincia non sono legati esclusivamente al nome e all’opera di Palladio. Il territorio che si estende su una superficie di oltre 2.700 chilometri quadrati si presta ad essere esplorato sotto vari punti di osservazione.
Ci si può avventurare seguendo itinerari storici, ciclistici, enogastronomici, religiosi e montani considerando la vicinanza con Asiago, Tonezza del Cimone e Recoaro Terme. Sul portale del Consorzio “Vicenza è” sono segnalate alcune proposte curiose per avvicinarsi alla conoscenza del cosiddetto “cuore del Veneto”.
Interessante è l’idea di incamminarsi lungo il Sentiero della Pace, una
sorta di museo a cielo aperto per ricordare la Grande Guerra del ’15.
Il percorso si snoda nella zona dell’Altopiano di Asiago, è lungo
all’incirca 68 chilometri e ha inizio dai 1000 metri di altitudine
della conca fino ai 2300 metri della pietraia di Cima Dodici.
Un
patrimonio storico incorniciato tra boschi di abete rosso, abete
bianco, larice, pino che ha consentito la conservazione integrale dei
segni del conflitto documentato da Mario Rigoni Stern che nacque ad
Asiago nel ’21: strade, trincee, caverne, osservatori, baraccamenti e
cimiteri militari che hanno resistito al logorio naturale dagli anni
del conflitto.
L’intero sentiero è stato studiato in modo tale da
poter essere percorso da un escursionista medio, senza particolari doti
atletiche né particolari attrezzature.
Il Sentiero della Pace
altopianese fa parte di un percorso di 350 chilometri che seguono il
fronte della Prima Guerra Mondiale dallo Stelvio, toccando le cime
dell’Ortles e dell’Adamello, le creste del Pasubio e gli altipiani tra
Trento e Vicenza, dove si svolsero le battaglie decisive.

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Il ponte e gli asparagi di Bassano del Grappa…

Ponte di legno di Bassano del Grappa
Ponte di legno di Bassano del Grappa

Da Vicenza sono facilmente raggiungibili altre località che vale la pena visitare prima di lasciare il territorio veneto. Bagnata dal Brenta, Bassano del Grappa è una delle città più popolate e sviluppate della zona con una tipica e gustosa tradizione gastronomica: asparagi, baccalà e grappa sono i suoi pezzi forti.
Perla della cittadina è il ponte progettato da Palladio in legno, un materiale flessuoso che consentisse di reggere all’impetuosità del Brenta. Nonostante questo, la struttura ha subito danneggiamenti causati dal fiume e dai bombardamenti ed è stato ristrutturato più volte nel rispetto delle direttive palladiane.

…e gli scacchi viventi di Marostica

La piazza di Marostica
La piazza di Marostica

Da non tralasciare la vicina Marostica la cui storia si perde nella leggenda.
Si tramanda che nel 1454 Rinaldo da Angarano e Vieri da Vallonara si giocarono la mano di Lionora, la figlia del castellano Taddeo Parisio, con una partita a scacchi viventi su un’enorme scacchiera dipinta nella piazza del Castello.
Una sfida che dal 1954 è riproposta ogni due anni e costituisce una vera e propria festa cittadina. La partita a scacchi a personaggi viventi viene giocata sulla piazza di Marostica ogni secondo venerdì, sabato e domenica di settembre degli anni pari.
Per assistere alle rappresentazioni è necessario avere un biglietto numerato, reperibile presso la Pro Marostica. I preziosi costumi dello spettacolo possono essere invece ammirati in ogni momento dell’anno nell’ambito della mostra permanente allestita al Castello inferiore della cittadina.

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