Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

L’Italia delle Comunità ospitali

Da Sauris (Udine) a Locorotondo (Bari) alcuni paesi sperimentano nuove forme di accoglienza. Si soggiorna in case sparse nel borgo, sul modello dell’albergo diffuso, e un abitante del posto fa da guida, insegna una ricetta o tiene un corso di ricamo

Borghi Autentici d'Italia - Chiesa di San Giorgio a Melpignano (Lecce). Foto: P.Migliore
Borghi Autentici d’Italia – Chiesa di San Giorgio a Melpignano (Lecce). Foto: P.Migliore

L’Italia dei piccoli borghi è spesso definita minore eppure conta 5.868 paesini con meno di 5mila abitanti, il 73 per cento del totale dei comuni sul territorio nazionale.
Dal club de I Borghi più belli d’Italia all’Associazione Paesi Bandiera Arancione che raduna quelli premiati dal Touring Club Italiano, il rilancio di questo caleidoscopio di tradizioni, sapori, dialetti è oggetto negli ultimi anni di attenzioni pubbliche e private. Una scommessa, quella della valorizzazione delle comunità, che si traduce in formule diverse e sperimentali.
Si inserisce in questo quadro la costituzione di un altro organismo, l’Associazione Borghi Autentici d’Italia. La rete, fondata nel 2002, riunisce 98 comuni dislocati in 15 regioni ed è presieduta da Stefano Lucchini, sindaco di Sauris, una cittadina in provincia di Udine.

Turisti come cittadini temporanei
Stefano Lucchini, sindaco di Sauris. Foto: P.Migliore
Stefano Lucchini, sindaco di Sauris. Foto: P.Migliore

Lucchini ha di recente illustrato il suo ‘modello di sviluppo’ ai colleghi dei piccoli comuni riuniti a Trieste per la 25esima Assemblea annuale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). La proposta consiste nell’invitare i borghi a diventare Comunità ospitali in grado di accogliere i turisti in veste di ‘cittadini temporanei’, coinvolgendo la gente del posto con una serie di servizi: dal tutor che accompagna i visitatori nelle vie del centro e nelle botteghe artigiane alla cuoca che tiene corsi per scoprire le ricette del posto fino alle lezioni di cucito, tango e biodanza.
Il turista alloggia poi nelle residenze diffuse nel centro storico; la gestione dell’offerta ricettiva è unitaria, per cui l’ospite può rivolgersi al centro di accoglienza turistica che funge da reception, può contare sulla prima colazione portata nell’alloggio, sulla ristorazione e sui servizi di pulizie. L’associazione mette inoltre a disposizione dei borghi aderenti un tour operator interno che commercializza l’offerta.

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L’intero borgo coinvolto
Sauris, una casa del borgo. Foto: P.Migliore
Sauris, una casa del borgo. Foto: P.Migliore

Il progetto ricorda il fenomeno già in voga dell’albergo diffuso che consente al visitatore di soggiornare in stanze e case sparse nel borgo piuttosto che in un unico hotel. Quello delle Comunità ospitali, dice Lucchini, vuole essere tuttavia un modello più complesso.
Un modo di dare accoglienza al quale lavorano i cittadini, gli operatori turistici e gli amministratori pubblici “con l’idea di contribuire al bene della collettività”. “Se l’appeal dell’ospitalità nel borgo si riducesse alle strutture ricettive – ha sottolineato – si correrebbe il rischio di una qualità non omogenea di servizio, o di minori comfort in camera… E poi non sarebbe così originale, perché si tratterebbe di fatto di una sorta di bed&breakfas. Invece – ha aggiunto il sindaco – quello che oggi conta per il turista è la località”. Non tanto quella ‘da cartolina’ quanto una comunità che permetta di sperimentare almeno per qualche giorno i ritmi, i sapori e le tradizioni del posto che si visita.
Le Comunità Ospitali già operative per ora sono sei: quattro in provincia di Udine (Sauris, Sutrio, Lauco, Comeglians, Prato Carnico-Raveo) e Locorotondo nei pressi di Bari. Un’altra ventina di borghi si stanno attivando in tal senso per essere pronti fra la primavera 2009 e il 2010; tra questi Levice (Cuneo), Tramonti (Salerno), Falerna (Catanzaro), Canestro (l’Aquila).

Borghi autentici Natale a Sauris tra prosciutto affumicato e birra Zahre
Borghi Autentici d'Italia. Salumi affumicati della Carnia
Borghi Autentici d’Italia. Salumi affumicati della Carnia

Da Tolmezzo, al centro delle sette valli carniche (Friuli Venezia Giulia, provincia di Udine), seguendo la SS52 e passando da Ampezzo si raggiunge Sauris, il più alto borgo “autentico” della Carnia. Qui si può soggiornare nelle tradizionali case in pietra e legno restaurate del centro storico. Si tratta di 27 appartamenti dotati di servizi alberghieri che vanno dalla reception al cambio lenzuola, dalla prima colazione al tutor locale. Gli ospiti possono visitare il borgo accompagnati da un abitante che conosce la storia locale, i luoghi caratteristici e le migliori botteghe artigiane. Possono poi partecipare a un corso di cucina carnica oppure provare uno dei ristoranti tipici come il Riglarhaus (fraz. Lateis 3 –  Sauris) o il Pame Stifl a Sauris di Sopra.
Fra le specialità il famoso prosciutto (affumicato, come l’ossocollo, il culatello, lo speck e il salame di queste zone), la birra integrale Zahre, prodotta artigianalmente nel locale birrificio, o il Frico, gustoso piatto povero a base di formaggio e patate.

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Soggiorno a Sutrio (Udine) per sciare sul Monte Zoncolan
Zoncolan. Archivio Turismo FVG
Zoncolan. Archivio Turismo FVG

Per gli appassionati di artigianato è d’obbligo una sosta a Sutrio (15 chilometri da Tolmezzo seguendo la SS52bis e poi la SS465), noto per la lavorazione del legno, alla scoperta delle numerose botteghe artigiane e dei cento presepi che durante il periodo natalizio animano i vicoli, le piazze e i porticati del centro storico. Sutrio, con la sua Comunità Ospitale dotata di 26 residenze, fa parte del comprensorio del Monte Zoncolan, noto agli appassionati di ciclismo per essere una delle più difficili tappe di montagna del Giro d’Italia. Lo Zoncolan è anche uno dei più importanti comprensori sciistici friulani. Sul versante di Sutrio si trovano le piste più interessanti che quest’anno vedranno un importante ampliamento raggiungendo un totale di 28 chilometri. Tredici gli impianti di risalita con una nuova funivia che porta a monte da Ravascletto. 30 euro il giornaliero con interessanti formule a ore (info: www.turismofvg.it). Una tappa interessante per chi soggiorna fra le Comunità Ospitali segnalate da Borghi Autentici d’Italia anche la stazione termale di Arta Terme (a soli 5 Km da Sutrio) per scoprire i benefici delle acque sulfuree già note ai tempi dei Romani (www.termediarta.it).

Nell’albergo diffuso di Locorotondo (Bari) per un tour in Valle d’Itria
Locorotondo
Locorotondo

Locorotondo (a 65 Km da Bari SS100 fino a Casamassima e poi la SS172) ospita l’albergo diffuso Sotto le Cummerse: dieci appartamenti ristrutturati rispettando la tradizionale architettura del posto, dotati di comfort come TV satellitare, vasca idromassaggio e cambio biancheria. Con l’aggiunta del servizio del “tutor” locale che accompagna gli ospiti dando informazioni utili per il soggiorno, raccontando la storia del borgo e suggerendo luoghi da visitare o piatti da assaporare, magari in ristoranti tipici come U’curdunn (Via Dura, 17 Tel. 080 431 72 81) o La Braceria (Via Cesare Battisti, 28 Tel. 080 431 72 82).
Da Locorotondo si può poi partire per un tour nella Valle d’Itria per vedere Castellana Grotte caratterizzata da un complesso speleologico di fama internazionale che si estende nel sottosuolo per più di 2 Km; Martina Franca e il suo labirintico centro storico, ricco di chiese e palazzi in stile barocco; Alberobello, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, l’unico centro che preserva un nucleo storico interamente composto da trulli, le tradizionali costruzioni coniche in pietra risalenti al XVI secolo.

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Per saperne di più:
www.borghiautenticiditalia.it
www.comunitaospitali.it

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