Giovedì 9 Maggio 2024 - Anno XXII

Tutto quello che vorreste sapere sui voli Low-Cost (e pure sulle Crociere…)

Riflessioni seriose di un riflessivo e attempato “navigatore dei cieli”, alle prese con le “diavolerie” (di terra e di volo) nate e prosperate nell’era del Low-Cost

A bordo, niente fronzoli e hostess “puliziotte”

Tutto quello che vorreste sapere sui voli Low-Cost (e pure sulle Crociere...)

Che affronto facendomela sotto: la mia balda delfina Milin mi aveva infatti avvertito che, a Bergamo, forse, avrebbero tollerato, ma a Madrid e Siviglia non sarebbe passato nemmeno un grammo in più dei canonici 10 chili “a mano”, e nient’altro poteva apparire tra le tue mani al passaggio del Gate (si vedrà poi il perché).

Meno terrore ma tanta perplessità a bordo, ascoltando gli annunci in inglese con il 94,3% dei volanti che quasi certamente ignora la lingua di Shakespeare e parla solo il castigliano o il padano. L’aereo è bello, assai pulito e di balle a bordo (fronzoli, cose che costano non solo per farle ma anche per gestirle, metterle, sostituirle, pulirle) non ce ne sono (plastificate e appiccicate sul dorso della poltrona appaiono le istruzioni in caso di emergenza, in tal modo evitandosi quello stampato di cartoncino da sempre infilato nella tasca del sedile; abolita pure lei, fosse solo perché chissà quanto costavano le pulizie a fine del volo, minuti e minuti di addetti a estrarre e portar via giornali, cartacce, fazzolettini, recipienti vomitatorii, schifezze: adesso le pulizie spettano in 3 minuti alle hostess).

Hostess che se vogliono essere assunte, quindi lavorare, devono solo trovarsi sotto aereo prima del volo e chissenefrega dove abitano e come arrivano al posto di lavoro (ohèi, chi non ricorda che l’orario lavorativo di piloti e hostess della Az ante Cai, residenti a Roma ma impiegati su voli, ad esempio, da Malpensa, veniva conteggiato dal momento della loro uscita di casa a Casalpalocco e/o dintorni?). E all’arrivo, come all’andata, il tragitto all’aerostazione te lo fai a piedi (per la serie: hai voluto il Low Cost, pretendevi le aragoste?).

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Ma come costa, ricorrere al Low-Cost!

Tutto quello che vorreste sapere sui voli Low-Cost (e pure sulle Crociere...)

Morale: diciamocelo francamente, queste compagnie Low Cost hanno (si diceva antan in fureria) le contropalle. E la loro filosofia commerciale (si dice così?) non è poi così misteriosa. Ti applicano tariffe stracciate, diciamo il “prezzo di costo”, dopodiché ti addebitano tutto quanto (ma proprio tutto, tra poco pagherai i cessi e in sede di ulteriore risparmio dovrai pure portarti il bagaglio sotto aereo) diventa o può diventare accessorio, non necessario. Paghi per pagare con la carta di credito, paghi l’acqua a bordo (dopo aver partecipato a una riffa con cartelle Gratta e Vinci da 2 euro); paghi se vuoi fare un check-in umano, tra poco (se non ti porti la bombola di ossigeno) pagherai pure l’aria che respiri a bordo, paghi se commetti errori riservando il volo (un ragazzotto che aveva fornito i numeri del passaporto, e invece esibì la carta di identità, per partire si è ritrovato a scucire 40 euro “per spese burocratiche”).

Le crociere, invece… stessa musica

Tutto quello che vorreste sapere sui voli Low-Cost (e pure sulle Crociere...)

Contrariamente a quanto accadeva “una volta” (quando ti veniva fatto pagare il prodotto “finito”, tutto compreso o quasi) adesso si parte da un prezzo base, dopodiché, non solo per quanto attiene al caso delle compagnie Low Cost, il “margine”, il business, i danée, vengono dopo.

Vedi quel che accade nelle crociere di oggidì: vieni imbarcato al prezzo (più o meno) di costo. E una volta imbarcato il bipede si comincia a spennarlo: bar, shows, massaggi, extras, drinks, depilazioni, balli del quaquà e danze, riffe, corsi e lezioni (e il personale di bordo – mori neri gialli e quant’altro – pagato una miseria, mica quello sindacalizzato di una volta).

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(16/7/09)

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