Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Caffè a Torino, una tradizione che si rinnova

Locali storici, ma anche nuovi ritrovi che aprono al Politecnico e altri che fanno rivivere la tradizione della “Torino da bere” anni Ottanta. Seguiteci in questo gustoso tour tra i banconi più caratteristici della città della Mole

Mixto, la caffetteria nel campus universitario

Caffè a Torino, una tradizione che si rinnova

Cominciamo da Mixto, un’inaugurazione che non è passata inosservata in città. La zona è quella della Spina 2, una delle aree dove il rinnovamento urbanistico di Torino appare più evidente.

Nel giro di poche centinaia di metri, troviamo la nuova stazione di Porta Susa, il grattacielo di Intesa-San Paolo che ormai contende alla Mole Antonelliana il titolo di edificio più alto della città, le ex Officine Grandi Riparazioni, dove si sono celebrati i 150 anni dell’Unità d’Italia, e la Cittadella Politecnica. E proprio all’interno del campus del Politecnico di Torino ha aperto Mixto che si propone di diventare uno dei nuovi poli gastronomici della città.

… a spazio della gastronomia di qualità

Caffè a Torino, una tradizione che si rinnova

Adesso, con l’arrivo alla direzione del locale di Andrea Sabbia, il Platti vuole cambiare marcia, pur conservando gelosamente tutto il fascino della tradizione. Oltre che sulla consueta dimensione del caffè con le croissan- terie preparate nel laboratorio interno, sulle torte (famosa la Torta Platti), sulla pasticceria mignon, su praline e cioccolatini, si punta sulla gastronomia di qualità, dando spazio ai nuovi talenti della ristorazione italiana. A gennaio è stato ospite il campano Luigi Lionetti, executive chef dell’hotel Punta Tragara di Capri, che ha dimostrato un’invidiabile maestria nell’utilizzare materie prime mediterranee come i fagioli di Controne, i carciofi di Paestum, i pomodori “Spugnilli del Vesuvio”, il gelato al latte di bufala. A febbraio sarà il turno di Donato Malacarne, chef del Don Matteo di Matera.

L’aperitivo si continua a prendere da Zucca

Caffè a Torino, una tradizione che si rinnova

Approdiamo ora in pieno centro, in via Gramsci dove è ritornato un marchio che per generazioni di torinesi ha semplicemente significato “aperitivo”. Anzi, “l’aperitivo”, perché quello che si consumava da Zucca era un vero e proprio rito. Ora il locale ha riaperto, a pochi passi dalla vecchia sede di via Roma, chiusa nel 2000, con un look molto contemporaneo. Si punta sulle colazioni con una bella serie di prodotti da forno in arrivo dal laboratorio interno. A pranzo impossibile mancare i tramezzini che hanno reso famoso Zucca, in particolare quello al mascarpone tartufato.

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Al momento dell’aperitivo, Pier Paolo Cavalli, uno dei migliori bartender torinesi, prepara una quarantina di cocktail. Comunque i grandi classici rimangono il Riviera, rosso e alcolico, e il Relax, verde e analcolico. Valgono il viaggio o almeno una breve passeggiata dalla stazione di Porta Nuova che si trova a due passi. Proprio Zucca è stato pochi giorni fa lo scenario per la presentazione della guida Bar d’Italia 2014 del Gambero Rosso. Sono stati recensiti 1750 indirizzi, con oltre 100 novità.

Torino con ben 59 locali recensiti si conferma una destinazione dell’eccellenza sia per chi ama i locali storici sia per chi è alla ricerca di nuove tendenze.

(04/02/2014)

 

GLI INDIRIZZI

Mixto: Food & Drink Formula, Corso Castelfidardo 34/a; www.mixtotorino.it

Platti, Corso Vittorio Emanuele II, 72, www.platti.it

Zucca, Via Gramsci 10; tel. 011542137

Caffetteria del quotidiano La Stampa – Prima Pagina, via Lugaro 15,

tel. 0116506078

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