Lunedì 4 Novembre 2024 - Anno XXII

Romagna destinazione di eccellenze: accoglienza, ospitalità

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Romagna destinazione turistica. Stare insieme aiuta a crescere. A Ravenna e Forlì, imprenditori, commercianti e istituzioni hanno avviato due progetti: “Ravenna smart working” e “Via Emilia, smart land”.

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Ravenna, Cripta della Basilica di San Francesco, sotto il livello del mare. Visibili i mosaici del pavimento e i pesci rossi che nuotano

La Romagna non ha il mare della Sardegna, eppure la costa romagnola in estate è sempre affollata. Il successo del turismo balneare in Romagna dipende essenzialmente da due fattori: accoglienza e ospitalità. Due elementi che sono nel dna della gente di Romagna: forte, sincera, onesta e generosa. Queste persone hanno capito che, se da più parti si ripete che il turismo è la più grande industria senza ciminiere, il flusso turistico non si può limitare alla sola stagione estiva. Imprenditori, commercianti e istituzioni pubbliche delle città e del territorio hanno compreso che per lanciare nuovi progetti che tendano ad allungare l’offerta turistica all’intero anno e renderla sostenibile economicamente bisogna mettersi insieme, fare rete.

SouveniRavenna e SouvenirForlì

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Piazza del Popolo, il salotto di Ravenna

A Ravenna e Forlì sono partiti due progetti innovativi per promuovere il territorio a fini turistici e sviluppare una nuova dinamica economica. Allo scopo sono stati pensati due brand: SouveniRavenna e SouvenirForlì creati dagli imprenditori associati alla Confcommercio per favorire e rafforzare il ruolo di Ravenna e Forlì come ‘città di cultura e conoscenza’ attraverso le prospettive tecnologie introdotte dalla smart city. Il successo del modello risiede proprio nella parola “cultura” e nell’apertura mentale degli imprenditori di due città che hanno compreso il valore della conoscenza e della collaborazione come strumenti per migliorare il funzionamento del contesto urbano e territoriale.

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Scorcio dell’agriturismo Fattorie Faggioli

SouveniRavenna è il progetto di Confcommercio Ravenna in collaborazione con le Fattorie Faggioli che dell’accoglienza hanno fatto il punto di forza. Fausto Faggioli capofila del progetto, è uno dei fondatori dell’agriturismo in Emilia Romagna. Oggi è presidente di E.a.r.t.h. Academy, (Europpean Academy for Rural Territories Hospitality) che sulle colline dell’appennino tosco romagnolo ha creato un punto di ritrovo di turisti e studenti di tutte le età. Faggioli da sempre, sostiene l’importanza di fare rete tra i diversi operatori. “Un’opportunità per superare la crisi economica attraverso un impegno reciproco nell’ambito di un programma condiviso”, dice Faggioli. In un mercato sempre più globalizzato “bisogna competere su qualità e innovazione. Oggi la rete è il frutto di un processo partecipativo nel quale gli imprenditori ritrovano consapevolezza di essere protagonisti dello sviluppo territoriale”, ha concluso Faggioli.

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Ravenna smart working

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Confcommercio Ravenna, presentazione del progetto “Ravenna smart working”

Il progetto “Ravenna smart working”, come ha sottolineato Mauro Mombelli, presidente di Confcommercio Ravenna, nasce per far aumentare la coesione tra imprese in maniera trasversale e intersettoriale, con l’obiettivo di creare reti di relazioni fra attori pubblici e privati e tra settori commerciali, artigianali, agricoli e turistici, uniti da una cultura condivisa e una forte identità locale per accompagnare la promozione del territorio e creare uno sviluppo economico sostenibile.
A Ravenna i commercianti del centro storico hanno una storia di ospitalità ed accoglienza particolare, che accomuna Ravenna con quei centri storici italiani dove il commercio è da generazioni legato a persone che lo rendono vivo attraverso relazioni e accoglienza.
Tutti si conoscono nel centro storico, quasi un salotto, fatto di persone che da sempre lo vivono e lo amano. Negozi che non vendono solo merce, ma momenti di socializzazione, capaci di stuzzicare i desideri e di coccolare i sensi, facendo sì che i clienti ritrovino uno spazio vitale in cui interagire con chi può, con professionalità, soddisfare la loro esigenza che non è solo quella dell’acquisto.

Via Emilia, smart land

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Forlì, la grande Piazza Saffi vista dall’alto. In primo piano la sede del Municipio con la torre dell’orologio

Sotto il brand “SouvenirForlì” si sono ritrovati gli imprenditori che appoggiano il progetto “Via Emilia, smart land”, promosso dalla Soc. Cat di Confcommercio Forlì con il contributo della Regione Emilia Romagna. La “Via Emilia” è, oggi, una strada di collegamento fra bacini di grandi patrimoni enogastronomici e di arte.
Se Ravenna è la capitale del mosaico che affaccia verso il mare, Forlì è parte della Via Emilia che protende verso le colline a formare il paesaggio romagnolo. Ravenna e Forlì, due tra le migliori città italiane per qualità della vita. Un territorio vitale, solidale, aperto al nuovo, con grandi potenzialità e che si regge su una forte rete relazionale, come ha sottolineato Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì.
“Via Emilia Smart Land” è un progetto per sviluppare nuove forme di collaborazione, dare consapevolezza sui temi dello sviluppo urbano sostenibile, dell’innovazione sociale e dell’autoimprenditorialità. L’offerta del territorio tocca i centri di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro e Fratta Terme.

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Destinazione Romagna

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Forlì, presentaziona alla stampa del progetto “Via Emilia smart land”. Da sinistra: Liviana Zanetti, Alberto Zattini, Fausto Faggioli, Bruno Biserni.

Alla presentazione del progetto è intervenuta Liviana Zanetti, presidente di APT Servizi che ha sottolineato come il mercato turistico cambia e si evolve continuamente e quindi bisogna aggiornare e modificare proposte e strategie. La Regione Emilia Romagna ha avviato questo nuovo processo di sviluppo territoriale con Expo Milano 2015, presentando la “Via Emilia” da cui restavano fuori Ravenna e Ferrara. Oggi con “Via Emilia smart land” la Via Emila non è solo una strada che punta alla promozione del prodotto, ma un territorio che va dalle colline al mare come destinazione Romagna. Una destinazione che è stata recepita nella legge regionale 4 del 2016. La Romagna oggi è una destinazione turistica e sarà a tutti gli effetti oggetto di promozione a livello regionale e nazionale. Liviana Zanetti ha aggiunto che “il turista che sceglie questa destinazione è curioso e colto, itinerante, vuole conoscere il territorio e capirlo a partire dai prodotti tipici e dalle eccellenze enogastronomiche”. Va ricordato che qui, nel cuore della Romagna, a Forlimpopoli, è nato Pellegrino Artusi che con il suo libro “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiare Bene”, ha portato la Romagna e l’Italia nel mondo.
“Il sistema turistico, d’altra parte, si fa in coro, ognuno con la sua funzione. Un ruolo di rilievo lo avranno i Gal (Gruppi di azione locali) che diventano compagni di viaggio”, ha detto Zanetti.

Centralità all’offerta turistica

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Il Cappelletto uno dei simboli della cucina romagnola

“Dare centralità all’offerta turistica significa integrare le proposte del territorio”, sostiene Bruno Biserni, presidente del Gal l’Altra Romagna. “In Romagna ci sono eccellenze enogastronomiche, destinazioni specifiche come la Wellness Valley, un grande patrimonio artistico, una storia le cui tappe hanno segnato il territorio facendone nell’insieme una destinazione eccezionale, a cominciare dai 198 agriturismi nella sola provincia di Forlì”.
Per dare attuazione a questi progetti sono stati fatti stanziamenti importati, da parte della Regione, da destinare al turismo e al rilancio del territorio per i centri dell’appennino che sorgono tra Emilia Romagna e Toscana. Circa un mese fa a Faenza è stato presentato il progetto degli Antichi Cammini, in occasione del quale si è promossa la mappa con i percorsi degli antichi cammini che attraversavano l’Emilia Romagna e la congiungono alle regioni limitrofe.

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