Venerdì 18 Luglio 2025 - Anno XXIII

Livorno: “Città ideale” del Rinascimento

Toscana Livorno Fortezza Vecchia

La città, a forma di pentagono, è circondata da i ‘Fossi’ riempiti con acqua marina a partire dal 1577. Sui canali dove un tempo passavano le merci oggi si va in battello per scoprire Livorno. La magia degli eventi e i piatti tipici della cucina livornese.

Toscana Livorno Fortezza
Fortezza piazzale interno

Nata sul mare e per il mare, Livorno è la città perfetta per un weekend, anche lungo, perché c’è tanto da vedere e da conoscere, perché questa città toscana ha una storia davvero insolita. Livorno è sorta “a tavolino”, pensata da Cosimo I de’ Medici per dare uno sbocco al mare al Granducato di Toscana, in quanto Pisa, allora il porto principale, era in decadimento.
Suo figlio Francesco I commissionò il progetto della nuova città nel 1576 a Bernardo Buontalenti, ingegnere militare e architetto di Corte. La prima pietra del famoso “Pentagono del Buontalenti” per la costruzione della Fortezza Nuova, viene posata il 28 marzo 1577, secondo le indicazioni degli astrologi di corte.

Livorno Il pentagono di Buontalenti
Il pentagono di Buontalenti

Livorno sarebbe stata la Città Ideale” del Rinascimento, a forma di pentagono, con un grande fossato riempito con l’acqua marina, che la circonda. Successivamente Ferdinando I nel 1593 promulgò le “Leggi Livornine” che concedevano a tutti i mercanti stranieri una ampia serie di privilegi ed immunità, e nel 1676 la città fu dichiarata porto franco.

Arrivarono Armeni, Greci, Francesi, Olandesi, Inglesi, Russi Armeni, Musulmani ed Ebrei Sefarditi, che si distinsero per l’abilità nel lavorare il corallo: sorse la Sinagoga più importante dopo quella di Roma e a Livorno non vi fu mai un ghetto.

Giro in battello lungo i ‘Fossi’
Toscana Livorno in battello lungo i Fossi
I canali navigabili chiamati ‘Fossi’

I Granduchi di Toscana fecero costruire a partire dal 1577 i “Fossi” (che erano tanto puliti da allevarci le ostriche, molto apprezzate dai Medici) i canali navigabili attraverso i quali le merci sbarcate nel porto venivano portate direttamente nei magazzini e nelle cantine che vi si affacciavano.
Anche oggi i Fossi attraversano il centro storico: il Mercato delle Vettovaglie, la Fortezza Nuova, il Fosso Reale e il Quartiere Nuova Venezia, così chiamata perché costruita da carpentieri veneziani.

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Toscana Livorno i Fossi
In battelli lungo i Fossi

Quindi il primo approccio con Livorno potrà essere un giro in battello, della durata di un’ora, lungo i Fossi. Il percorso è molto suggestivo soprattutto quando si naviga il Fosso Reale e si passa per il Voltone, un tratto di canale sotto Piazza della Repubblica.
Quest’ultima che più che una piazza, è un grande ponte (la piazza-ponte più grande d’Europa, larga 242 metri), costruito nell’800 su progetto dell’ingegnere elbano Luigi Bettarini.

Il punto d’imbarco principale è in piazza del Pamiglione, di fronte al monumento dei Quattro Mori, in piazza Micheli, che celebra le vittorie del granduca Ferdinando I de’ Medici e dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano sui corsari che razziavano le coste toscane.

A piedi nel quartiere Venezia
Toscana Livorno Museo della Città
Museo della Città

Nel Quartiere Venezia è interessante andarci anche a piedi, qui troviamo la chiesa di Santa Caterina, del 1753, con l’“Incoronazione della Vergine” di Giorgio Vasari.
Qui sorge anche il Museo della Città-Polo Culturale Bottini dell’Olio, e nell’edificio che nel ‘700 custodiva l’olio sbarcato dalle navi, e nell’attigua chiesa barocca sconsacrata, oggi vi sono collezioni di arte antica, medievale, moderna e contemporanea.

Se non si è troppo stanchi, si può visitare la Fortezza Vecchia, abbarbicata agli scogli come a ribadire il legame di Livorno col mare. Fu costruita intorno al 1500 sui resti castello pisano del XIII secolo, ed è costituita da tre bastioni: l’Ampolletta, rivolto verso la città, la Canaviglia verso il porto e la Capitana verso nord est. Dal Molo del Soccorso, oggi approdo per alcuni giri turistici, salpò Maria de’ Medici il 17 ottobre 1600 per Marsiglia e poi Parigi, per sposare Enrico IV di Borbone.

Dalla Terrazza Mascagni al Museo Mediceo
Toscana Livorno piazza Mascagni
Piazza Mascagni

Nel secondo giorno possiamo passeggiare sulla Terrazza Mascagni, intitolata al compositore livornese, una grande piazza a scacchiera, con 34.800 piastrelle bianche e nere, che si affaccia sul mare ed è delimitata da una balaustra con 4.100 colonnine.
Da vedere l’attiguo Aquario di Livorno, con una quantità di specie ittiche e un rettilario. Si avverte la passione dei curatori per questi “abitanti”, come le tartarughe Ari e Cuba, importate illegalmente in Italia e che qui hanno trovato casa, o gli squaletti che hanno deposto le uova e si vedono gli embrioni. E in una vasca aperta nuota una razza, che affiora in superficie quando ci avviciniamo: vuole essere accarezzata!

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Toscana Livorno Granai di Villa Mimbelli
Granai di Villa Mimbelli

Percorrendo meno di 2 km arriviamo ai Granai di Villa Mimbelli -nel grande parco dell’omonima villa dell’ ’800- che un tempo ospitavano derrate alimentari e oggi sono sede del Museo Mediceo. Inaugurato il 21 marzo scorso, il Museo attraverso molteplici dipinti ma anche oggetti e documenti ripercorre la storia dei Medici e il loro legame con Livorno.

Il terzo giorno con la funicolare in pochi minuti si arriva sul colle di Montenero, uno dei luoghi più amati dai livornesi, dove c’è il Santuario della Madonna delle Grazie, patrona della Toscana festeggiata il 15 maggio. Qui è custodita la trecentesca Madonnina dipinta da Iacopo di Michele detto Gera, e qui si conservano oltre 700 ex voto pittorici, per lo più di marinai.

Dove gustare piatti della tradizione livornese
Livorno cucina tipica
Baguette con torta di ceci e melanzane

Se viene appetito, il Mercato delle Vettovaglie, sugli Scali Aurelio Saffi lungo il Fosso Reale- è uno splendido esempio di architettura neoclassica/art nouveau – dove gustare i piatti tipici che il patron Fabio Baroncini illustra all’Osteria delle Vettovaglie.
A cominciare dal 5 e 5, il panino -una baguette detta pan francese, o una schiacciatina- ripiena con la torta di ceci a piacere accompagnata da melanzane.

Toscana Livorno Torta di ceci
Torta di ceci

Il nome si riferisce al prezzo, un tempo costavano 5 centesimi il pane e 5 la torta di ceci. Qui apprendiamo che, come il cacciucco e affini, a base di pomodoro è “alla livornese”, ma ci sono anche altre preparazioni, sotto aceto, per acciughe, sgombri, aringhe.
Altri indirizzi sono “Pane e tulipani” e “La cantina senese”, entrambi offrono pesce freschissimo in ambienti piacevolmente informali.

La magia di Livorno e gli eventi

Questa città che vive nell’acqua e con l’acqua non poteva farne il tema di eventi importanti. Così a maggio scorso “Blu Livorno”, la prima “Biennale del mare e dell’acqua”, ha avuto come tema conduttore l’attenzione all’ambiente. Ora il prossimo appuntamento è “Effetto Venezia”, che festeggia i 40 anni dal 30 luglio al 3 agosto 2025.
Avrà la guida della cantautrice Grazia Di Michele, tema Quello che le donne ci dicono, con i oltre 160 eventi.
Info su www.effettovenezia.it  e su www.visit-livorno.it il portale web e il sistema di promozione turistica di Livorno sviluppato dalla Fondazione LEM (Livorno Euro Mediterranea).

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Toscana Cosimo I de’ Medici Livoerno isternone
Livorno Cisternone

Sul portale si possono conoscere le visite straordinarie al Cisternone, un gigantesco serbatoio d’acqua in stile neoclassico edificato nella prima metà del XIX secolo dall’architetto Pasquale Poccianti. Oggi la vasca ha una piena capienza di 11.000 mq. d’acqua
Il Cisternone, è tutt’ora in funzione e lo si può visitare solo in certe occasioni, ed è davvero suggestivo, suddiviso in una serie di navate composte da ordini di pilastri tuscanici che sorreggono le volte a vela della copertura e rappresentano uno spettacolo fantastico. L’ennesima magia di questa città chiamata Livorno.

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