Venerdì 10 Maggio 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Ryan Air vuole aprire un Casinò a bordo dei propri aerei? Lo scrive Travel Quotidiano (8/11) commentando pure che se la vicenda del “gioco d’azzardo in volo” funzionasse (leggasi: rendesse danée) non si vede perché i bravi irlandesi facenti volare Low Cost non possano passare alla fase successiva. Quella di togliere l’accento (operazione grafica di assoluta facilità e costo irrisorio) al Casinò e oltre alla roulette “fare un bel casino a bordo” è mica una cattiva idea. No, non nel senso di rumore, schiamazzi, caciàra: proprio un bel bordello tipo Legge Merlin, che a diecimila metri d’altitudine vallo … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Ryan Air vuole aprire un Casinò a bordo dei propri aerei?
Lo scrive Travel Quotidiano (8/11) commentando pure che se la vicenda del “gioco d’azzardo in volo” funzionasse (leggasi: rendesse danée) non si vede perché i bravi irlandesi facenti volare Low Cost non possano passare alla fase successiva.
Quella di togliere l’accento (operazione grafica di assoluta facilità e costo irrisorio) al Casinò e oltre alla roulette “fare un bel casino a bordo” è mica una cattiva idea. No, non nel senso di rumore, schiamazzi, caciàra: proprio un bel bordello tipo Legge Merlin, che a diecimila metri d’altitudine vallo a chiudere, cadrebbe l’aereo).
Meglio però per Ryan Air se non vige più l’antica legge che impediva il casino agli Under 18 (ne sa qualcosa  l’over-anziano estensore di queste righe, quante ore in attesa del “momento buono” di minor controllo, quante carte d’identità ritoccate).
In caso contrario la balda Compagnia irlandese dovrà sbattere una povera hostess all’imbarco dell’aereo a controllare (come antàn le portinaie delle case di tolleranza) le carte di identità.  

Btc Firenze
Btc Firenze

Sapevate che… Il Turismo Congressuale italiano è in crisi (pure lui)?
In occasione della Borsa de Turismo Congressuale di Firenze, l’osservatorio di questo interessante settore turistico ha pubblicato un Rapporto sull’attività del primo semestre 2006. Con dati negativi. Dopo venti mesi di crescita, l’attività produttiva registra infatti una serie di risultati negativi. Eccoli: 49.710 incontri organizzati (meno 23.46% rispetto al primo semestre 2005); 12.110.867 partecipanti (meno 1.28%); 14.819.424 giornate di presenza congressuale (meno 17.16%); fatturato globale: meno 1.6%.
Morale: a presentare grossi “segni +” (e che più! Bilanci, come si dice in gergo cestistico, in “doppia cifra”, vedere i “semestrali” nelle pagine economiche dei quotidiani) sono ormai soltanto i soliti grandi gruppi bancari, telefonici, multinazionali, tecnologici. Un esempio? Dati del Corriere della Sera, 10/11: Enel + 2,6 miliardi di euro, Generali + 2,3 miliardi di euro….). Gli altri, “ciccia”.

LEGGI ANCHE  Un “Travel Consultant” commenta …

Sapevate che… Il (mitico) Mit di Boston, l’università di Cambridge e la Nasa, hanno presentato a Londra un rivoluzionario aereo “Silenzioso e verde, cambiano forme e motori, ridotto del 35% l’inquinamento chimico e acustico”?
Sembra che i sindacati dell’Alitalia si siano già riuniti per decidere le modalità dello sciopero del personale di volo imbarcato su questo aereo del futuro.

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Viaggiare è ormai diventato tremendamente caro?  
Eh sì. Ma non per colpa degli eccessivi costi delle principali componenti di un viaggio, l’aereo e l’albergo. Anzi, per i voli c’è il Low Cost e quanto agli alberghi qualche offerta la trovi sempre. Il problema è costituito dagli stratosferici aumenti di quelle che un tempo erano le infime, inesistenti voci accessorie di una trasferta all’estero (vere e proprie puñetas).
Vedi il passaporto, il cui costo (alla faccia dell’indice di inflazione) è aumentato del 640 % (!!!) dovendosi infatti pagare (se putacaso ti piacesse andare negli Usa) 84,95 euro (!!!) di cui (precisano i giornali) 44,66 euro per il libretto e 40,29 euro per la marca da bollo. Tanto per fare un esempio (e un conto della serva) ti “arrazza” un weekend in una capitale europea e stanzi un ragionevole budget di 400 euro.
Dai quali, però, devi cominciare a detrarne: 85 (vedi sopra) per il passaporto, più o meno 100 di tasse aeroportuali, 45 circa di taxi (a Linate e beninteso da Milano centro, per Malpensa chiedere in banca per un mutuo), 10 (minimo) per panino e birretta all’aeroporto (ma panino vuoto, nel senso che è stato sezionato ma dentro non c’è niente, se vuoi anche il salame il costo va alle stelle). Totale 240 euro (ben più della metà del budget) solo per “cominciare a partire” (come dire: mettere il culo dentro l’aereo). A quel punto ti rimangono in scarsella 160 euro. Che ti devono servire “per il viaggio non ancora iniziato”. Le cui principali componenti erano (almeno un tempo) l’aereo e l’albergo.

Sapevate che… Bali si è sbizzarrita con grandi annunci pubblicitari sul Corriere della Sera?
E’ possibile che la notizia (come a Roma dicunt) “non possa fregare di meno” a nessuno. Ma incuriosisce un filino chi nel turismo bazzica da 50-anni-50.
Non si capisce infatti perché una pur incantevole destinazione, ma pure lontana, quindi non vendibile “singolarmente” come unica meta, ad esempio per gite in auto da weekend e invece da ritenersi coinvolta in una più vasta “proposta Indonesia”,  abbia deciso di investire tanti soldi (chiedere tariffe al Corriere e si tratta di più di un quarto di pagina, quasi mezza) per una pubblicità definibile istituzionale e comunque di immagine. Si esclude oltretutto che si parli di “cambio merce”. Se è infatti ipotizzabile una vasta presenza di “dipendenti Corsera” in una crociera mediterranea o in un Villaggio, un po’ meno possibile è uno scenario con frotte di impiegati di via Solferino nell’isola (un tempo detta) “di Mata Hari”.

LEGGI ANCHE  Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Se si parla di Internet, il marchingeno che blocca i messaggi “Spam”col cavolo che funziona?
Se così fosse l’estensore di queste umili righe (delle quali approfitta per chiedere in merito lumi e commenti alla cortese aficiòn lettrice) non si vedrebbe arrivare quotidianamente svariate richieste di soldi per pagare le spese di invio di miliardi vinti a una lotteria nigeriana e nemmeno si ritroverebbe a dover declinare non meno di una quarantina di interessanti offerte al giorno di superconfezioni di Viagra e di quant’altro aiuti a recuperare svanite manie di piaceri non solo eterei. 

Condividi sui social: