Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni. Sapevate che…

Stazione ferroviaria di Malpensa11 novembre – Sapevate che… Vista l’infelice esperienza vissuta la mattina del 6/11, il co-autore di questo Gossip suggerisce alla  cortese aficiòn lettrice che tipo di trasferimento evitare da Malpensa a Milano? Laddove, si parla di due-ore-due di tempo impiegate dall’atterraggio dell’aereo alla deposizione dei piedi (almeno quelli i ragazzini Rom non te li possono fregare) alla Stazione Centrale. I fatti. Si passa (valigetta a mano, quindi senza perdita di tempo alla consegna bagagli) la dogana e si commette il primo errore andando a comprare il giornale. In tutte le edicole del mondo (aeroporti compresi) compri il … Leggi tutto

Stazione ferroviaria di Malpensa
Stazione ferroviaria di Malpensa

11 novembre – Sapevate che… Vista l’infelice esperienza vissuta la mattina del 6/11, il co-autore di questo Gossip suggerisce alla  cortese aficiòn lettrice che tipo di trasferimento evitare da Malpensa a Milano?
Laddove, si parla di due-ore-due di tempo impiegate dall’atterraggio dell’aereo alla deposizione dei piedi (almeno quelli i ragazzini Rom non te li possono fregare) alla Stazione Centrale. I fatti. Si passa (valigetta a mano, quindi senza perdita di tempo alla consegna bagagli) la dogana e si commette il primo errore andando a comprare il giornale. In tutte le edicole del mondo (aeroporti compresi) compri il quotidiano prendendolo e mettendo in mano i “danèe” all’edicolante o quel che l’è, totale: sette o otto secondi. A Malpensa (e Linate) no; l’acquisto del Corriere o di Repubblica è una lenta operazione commerciale che può durare anche una decina di minuti (vabbè, coda compresa) perché registrano e quasi ti fanno regolare fattura col rischio che ti chiedano il codice fiscale, non senza financo domandarti se puoi pure fargli avere (anche se paghi cash) un fido della banca.
Finito il tutto, il lamentante (e informante) va agli autobus per Milano (a proposito, Malpensa Shuttle è solo uno slogan, non è una ditta, una ragione sociale, una impresa, che invece si chiama Air Pullman).

Malpensa, il piano degli Arrivi
Malpensa, il piano degli Arrivi

Sali sul bus e pensi (dieci del mattino, traffico sull’autostrada già
smaltito) di arrivare a Milano nei cinquanta minuti “schedulati”, max
nell’ora “garantita”.
Né ti preoccupa, prima di partire, l’autista
inviperito con un collega che gli aveva imposto di imbarcare “Venti
Fiera”. Né, stupidamente, ti era sopravvenuta curiosità mentre il
sullodato incazzato commentava “In un’ora col cacchio che ce la
faccio”, perché pensi (per te, da anni e anni la Fiera era sempre stata
quella campionaria di piazza Giulio Cesare) che a mollare venti esseri
lungostrada (appunto tra Malpensa e la stazione Centrale) mica ci metti
una vita. E invece no. Perché al casello della Como-Varese, l’adirato
non prosegue sull’autostrada che mena a viale Certosa, bensì volta a
destra e punta verso Rho. Va alla Fiera: ma quella di Rho, la nuova, e
tu resti lì come un qualsiasi pirla che non è stato mica avvisato
cuccandoti l’allungamento di strada, code, semafori, entrata in
parcheggi (Fiera, quella di Rho) uscita, altra strada, semafori, code.
All’arrivo
in Centrale, oltre all’autista ti adonti pure tu e pertanto urli, ma
candidamente ti viene commentato che in occasione delle varie Fiere che
si tengono a Rho i Sigg.ri della Malpensa Shuttle alias Air Pullman
hanno la facoltà di deviare per portare la gente a veder la Fiera,
dopodiché pensa (anche) ai cristiani che hanno preso il pullman per
andare direttamente in città. Totale: esci dall’aereo (in arrivo da
Istanbul, dove, come in tutti i Paesi civili, hai il metrò che ti porta
dal centrocittà sotto gli aerei) alle 9.51 e ti ritrovi in Centrale
alle 11.51. Due-ore-due esattamente dopo. Cuntent? E la gentile aficiòn
lettrice voglia p.f. prendere nota.

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Sapevate che… Se l’Italia Aerea piange, quella Marittima non ride (per la serie Povero Turismo Italiano)?
Annuncia
infatti il Corriere che lo Stato tenta in tutti i modi di mettere in
vendita la Tirrenia, vecchio carrozzone (1936) di collegamenti
marittimi. E come tutti i carrozzoni statali del Belpaese, da decenni i
passivi superano abbondantemente i fatturati (si è arrivati al 123%).
E’ pertanto in arrivo altra gente (comandanti di navi o d’aereo, poco
cambia) che il contribuente belpaesano pagherà di tasca sua.

Barack Obama
Barack Obama

Sapevate che… Dopo le dichiarazioni di Berlusconi su Obama va rivista la nota battuta un tempo di moda nei cabaret milanesi?
Rivisitando quanto un tempo diceva il grande Walter Valdi (“Rasìsta mì? L’è lu che l’è negher”) il nostro Silvio commenterà sorridendo: “Razzista io? E’ lui che è abbronzato!”.

Sapevate che… Sempre a proposito di Obama sarebbe il caso di precisare?
Sarebbe il caso di precisare che il nuovo presidente Usa, non è nero (nel senso di figlio di due neri) perché è figlio di un nero e una bianca (del Kansas) e quindi è un “bianconero”. E con tutto il rispetto e senza rancore, come farebbe, ad esempio, un interista doc ad accettare un bianconero come vicino di Casa (anche se Bianca, che oltretutto, diventerebbe di riflesso la Casa Bianconera e magari con dentro il Lapo e il Moggi, bela roba). Molto meglio aver vicino una Casa (tutta) Nera (su sfondo azzurro del cielo) con dentro Maicon e Vieira.

Sapevate che… Si possono comprendere i motivi che hanno spinto la Moratti a scartare l’idea di una Riffa per finanziare l’Expò 2015?
Eh sì. Vista l’attuale tragica mancanza di soldi, probabilmente l’incasso sarebbe stato inferiore al monte premi. E nemmeno si sarebbe tirata su tanta grana se (imitando quanto accadde nel film “Boccaccia 70” con la Sofia Loren in palio in una Riffa al Luna Park di Lugo di Romagna) in premio ci fosse stata la Moratti.

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