Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

“Remember” Abruzzo

Come una galleria a cielo aperto, corso Vittorio Emanuele a Milano a giugno si rinnova. Con cinquanta gigantografie che raccontano la vita che c’era e non si è spenta nei luoghi del sisma

"Remember" Abruzzo
“…. Vivevamo qui da anni. Mio nonno lavorava per ‘la strada’, mio padre lavorava per ‘la strada’… Volevano mandarci via, ma siamo riusciti a comprarla…” Faustino, il figlio del guardiano della “Casa Rossa”

Ne abbiamo visti tanti di reportage e foto sul terremoto in Abruzzo e sui suoi effetti devastanti. Allibiti ci chiediamo: e dopo? Da questo interrogativo, spiega la storica dell’arte Daniela Palazzoli, nasce “Remember. Vivi che ricorderai“, una mostra fotografica, a cura della stessa Palazzoli, che dal 5 giugno al 4 luglio potremo ammirare in corso Vittorio Emanuele, in pieno centro a Milano. Cinquanta gigantografie del fotografo Marco Cisaria sul posto a L’Aquila a una settimana di distanza dalla prima scossa del 6 aprile 2009, saranno installate lungo la maggiore via pedonale milanese per offrire per la prima volta, sottolinea la curatrice “un modello di risposta positiva creativa e simbolica a qulla smarrita domanda”.

L’installazione promossa dall’associazione Casa Letizia Moratti con il patrocinio del Comune di Milano, punta a coinvolgere e a far fermare i passanti (che in una città come Milano sfiorano i cinque milioni al mese) sui luoghi colpiti dal sisma, senza cadere nel pietismo, nella denuncia o nel sensazionalismo. Quello che emerge dalle rovine, sottolinea ancora la curatrice, è la proiezione verso un futuro positivo. Un inno alla rinascita e a un nuovo inizio, insomma, come recita un antico detto abruzzese “Vivi che ricorderai”.

Racconti di uomini che hanno scoperto la vita

"Remember" Abruzzo
“… Mi piaceva la casa, mi piaceva guardare il cielo… quella notte ho ho aperto gli occhi, il tetto non c’era”. Simone, la palazzina all’angolo, ultimo piano

Le fotografie rielaborate con la tecnica Hdr ritraggono una città vuota, silenziosa in bilico sulle macerie, enfatizzando allo stesso tempo dettagli, colori e luci come in un quadro: si vedono anche animali, fiori sbocciati, cieli di un azzuro talmente intenso da sembrare irreale. In più, gli scatti sono affiancati dalle testimonianze di giovani come di anziani sopravvissuti, frammenti di vita prima e dopo il dramma del sisma, che sembrano dare senso a quelle piccole cose come un album di foto che scopriamo essere davvero importanti solo quando non ci sono più.

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La rassegna ha interessato istituzioni pubbliche, Onlus e partner privati e la raccolta economica per l’esposizione sarà usata per l’acquisto di nuovi moduli per l’Ospedale da Campo della Fraternita di Misericordia Milano Onlus intervenuta ad Onna sin dalle prime ore del post terremoto. (07/04/10)

 

Per informazioni

www.remember.it

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