Nel 2019 la Germania celebra il 100° anniversario dalla fondazione del Bauhaus, il movimento che ha rivoluzionato l’architettura, il design e le arti applicate. Fondato da Walter Gropius, Bauhaus è considerato ancora oggi il più influente movimento culturale tedesco del 20° secolo. Sono in calendario centinaia di eventi in tutta la Germania. Le celebrazioni sono cominciate già a gennaio. Si è aperto col festival all’Akademie der Künste di Berlino dedicato all’influenza del Bauhaus sulle arti dello spettacolo, sul teatro e il balletto.
È stata l’occasione per mettere in scena il famoso Balletto Triadico di Oskar Schlemmer massima espressione delle idee del Bauhaus sul palcoscenico. Il pittore e scultore tedesco creò sia la coreografia, sia gli originalissimi costumi. Tutti rigorosamente geometrici per il balletto che fu rappresentato per la prima volta nel 1922 a Donaueschingen con musiche di Paul Hindemith.
Il nuovo Bauhaus Museum a Weimar
Altro momento significativo è stata l’inaugurazione del nuovo Bauhaus Museum a Weimar all’inizio di aprile. E’ proprio nella tranquilla città della Turingia, cara a Goethe, che nell’aprile del 1919 che Walter Gropius fondò la Staatliches Bauhaus, la scuola pubblica che attirò studenti da tutta la Germania. La nazione tedesca, uscita sconfitta dalla prima guerra mondiale, viveva un turbolento periodo di rinnovamento e di nuove utopiche speranze verso il futuro. La fondazione del Bauhaus va inserita in questo particolare contesto storico. Un contesto che vide, proprio nel 1919, la proclamazione della cosiddetta Repubblica di Weimar, primo tentativo di instaurare una democrazia liberale in Germania.
L’Accademia Ducale d’Arte, ancora oggi sede universitaria
A Weimar, la visita al nuovo museo che raccoglie oltre 13.000 oggetti rappresentativi dei primi anni di attività del Bauhaus, deve essere abbinata a quella che è oggi la Bauhaus- Universität, dove si installò Gropius. E qui che è possibile visitare il suo ufficio, luogo di culto per tutti gli appassionati di architettura. L’edificio venne costruito qualche anno prima, fra il 1904 e il 1911, dall’artista-architetto belga Henry van de Velde. Lì venne fissata la sede dell’Accademia Ducale d’Arte e ancora oggi è sede universitaria. Sono gli stessi studenti che organizzano le visite guidate ai vari edifici. Oltre allo scalone monumentale di van de Velde, in una scala secondaria si scoprono i dipinti murali di Herbert Bayer. Una sorta di sintesi per scelta di forme e colori dello spirito Bauhaus.
Le anime di Weimar: romantica e modernista
In occasione del centenario è stata anche restaurata la Haus am Horn, prototipo delle idee del Bauhaus nel campo dell’edilizia residenziale. Doveva essere una delle tante case monofamigliari di un nuovo quartiere. Invece fu l’unica ad essere realizzata a Weimar nel 1923 in occasione dell’esposizione organizzata da Walter Gropius. Per raggiungerla, dalla Bauhaus-Universität si attraversa l’idillico parco sul fiume Ilm dove Goethe aveva la sua casa di campagna. In questo breve percorso, sono riassunte le due anime della città: quella classica e romantica legata alla vita del grande scrittore tedesco (in centro si visita la casa dove abitò per 50 anni e nella cripta del cimitero storico c’è la sua tomba), a Schiller, alla principessa Anna Amalia e alla sua splendida biblioteca rococò; e quella modernista sintetizzata da questo prototipo di casa moderna progettata da Georg Muche assistito da Adolf Meyer e Walter Gropius.
La modernità delle idee
Per rendersi conto della modernità delle idee, siamo nel 1923, bisogna entrare e concentrarsi anche sugli elementi di arredo. Come le luci disegnate da László Moholy-Nagy e realizzate nell’atelier di lavorazioni dei metalli del Bauhaus. Marcel Breuer, che era ancora studente all’epoca, disegnò i mobili; mentre Benita Koch-Otte si occupò della cucina dove presero posto i famosi vasi di ceramica. Quelli con l’indicazione del contenuto (sale, aceto, cannella, farina…) disegnati da Teodor Bogler e diventati poi vere e proprie icone del movimento.
Dessau e Berlino le altre sedi del movimento
L’asse principale delle celebrazioni per il centenario passa per Dessau e Berlino che furono le altre due sedi del movimento. Nel 1925 Dessau diventa la seconda sede del Bauhaus. Qui si esprime il momento più alto e intenso. A cominciare dalla Hochschule für Gestaltung (Scuola superiore per le arti creative) disegnata da Walter Gropius, autentico faro per l’avanguardia dell’epoca. Lungamente ignorato ai tempi della DDR, questo edificio del Bauhaus è stato poi restaurato con cura e oggi ospita la Fondazione del movimento. Non meno significative, sempre a Dessau, le “Meisterhäuser” (Case dei maestri) e il quartiere residenziale di Törten con le sue caratteristiche case a ballatoio.
Nuovo Bauhaus Museum a Dessau
L’8 settembre verrà inaugurato il nuovo Bauhaus Museum progettato dal team spagnolo Addenda Architects. Su una superficie di 1500 metri quadrati troveranno spazio gli oggetti conservati presso la Fondazione. Molti dei quali esposti per la prima volta in un percorso che illustrerà l’influenza delle ricerche e delle sperimentazioni del Bauhaus sulla vita quotidiana.
Le opere e il pensiero di Walter Gropius, Hannes Meyer, Ludwig Mies van der Rohe, Lyonel Feininger, Marcel Breuer, Paul Klee, Vassily Kandinsky, Oskar Schlemmer e molti altri hanno prodotto una profonda innovazione. Questi maestri hanno indirizzando il gusto estetico verso un’originale miscela di modernità, funzionalismo, austerità e attenzione al sociale.
A Berlino la mostra “Original Bauhaus”
L’ultima tappa dell’itinerario è naturalmente Berlino dove il Bauhaus resistette come scuola privata fino al 1933, quando fu costretta a chiudere su pressione dei nazionalsocialisti. Dal 6 settembre (fino al 27 gennaio 2020) la Berlinische Galerie ospiterà la mostra “Original Bauhaus” che esplorerà le relazioni fra i pezzi unici e la produzione di massa, fra gli originali e le riproduzioni. I visitatori si confronteranno con i classici del design e le moderne riedizioni e su come gli artisti contemporanei hanno interpretato le icone del modernismo.
Il Bauhaus ha avuto una storia breve, solo 14 anni di vita, ma da 100 anni continua ad influenzare la nostra vita, quando ci sediamo su una poltrona di acciaio tubolare, quando ci muoviamo nelle nostre cucine, quando prendiamo una tazza di tè. Molti oggetti pensati allora sono ancora o di nuovo in produzione. A Lauenförde, in Bassa Sassonia, la manifattura Tecta riproduce mobili e complementi d’arredo del periodo Bauhaus in stretta collaborazione con l’archivio del movimento, mentre il Bauhaus-Shop (online e a Berlino) propone molti oggetti prodotti su licenza come la famosa scacchiera minimalista di Josef Hartwig. A sua volta, la Thonet in occasione del Centenario produce un’edizione limitata della sedia S 533 F di Mies van der Rohe.
L’itinerario Weimar, Dessau, Berlino non è che uno dei tanti che è possibile programmare in Germania nell’anno del centenario. Praticamente tutti i Land tedeschi partecipano con qualche mostra o iniziativa. Si segnalano quelle nel Baden-Württemberg, a Krefeld, Duisburg, Oberhausen, Essen e a Münster nella regione North-Rhine Westphalia.
Il calendario completo e aggiornato degli eventi si trova al sito: www.bauhaus100.de/en/
Info: www.germany.travel/bauhaus