Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Giappone tappa 10: Tōkyō tra passato, futuro e fantasia

Tokyo Moderne costruzioni e giardino giapponese

Ritorno nella capitale del Giappone. In questa tappa della visita alla città ci soffermiamo in due famosi quartieri di Tōkyō: Ginza e Akihabara. Vivacità e bizzarria dove il nuovo e il futuristico convivono con la tradizione più antica.

Hotel Agasaka
Hotel Agasaka (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

L’hotel di Akasaka in cui Saya e io passeremo qualche giorno ha un che di spaziale e futuristico. Il suo corridoio sembra quello di una navicella intergalattica! Ma come accade spesso in Giappone il nuovo e il futuristico convivono con la tradizione più antica. Proprio questo connubio: antico e moderno, passato e futuro, è la cifra che si ritrova anche nella vasta area del Palazzo Imperiale di Tōkyō.

Riparte proprio da qui la mia visita della città. Attorno alle mura medioevali e al fossato che circondano il parco est.  unica parte del complesso aperta ai visitatori, si trovano fontane moderne, grattacieli ed edifici recenti, che fanno da contrappunto all’anonimo ingresso del Palazzo Imperiale.

Giardini nell'area del palazzo imperiale
Giardini nell’area del palazzo imperiale (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Decido di visitare il parco. È un bellissimo esempio di grande giardino giapponese, curatissimo nei dettagli e caratterizzato da siepi. Al suo interno edifici storici e alberi tagliati con il metodo Niwaki, che conferisce alle fronde un armonico sviluppo a nuvola. Il parco offre anche grandi spazi verdi, dove gli abitanti di Tōkyō amano fermarsi per un pic-nic, alla maniera delle metropoli occidentali.

I resti del complesso storico del palazzo sono davvero imponenti, con dei massi che sembrano tagliati e assemblati da giganti. All’interno del parco si trovano vari elementi caratteristici di un giardino giapponese, come il laghetto con le ninfee e le lanterne di pietra.

Tōkyō: quartiere Ginza fusione tra futuro e tradizione
Tokyo quartiere Ginza
Ginza quartiere delle grandi firme (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Dopo una passeggiata ristoratrice nel parco, decido di esplorare Ginza, uno dei quartieri più vivaci e famosi di Tōkyō, per un giro spensierato tra i negozi. Visito importanti catene giapponesi come Mitsukoshi e Muji, passando per la Suzuran Street, una delle tante vie più piccole che costellano questo quartiere modaiolo.

Al suo interno si trovano anche hotel di lusso, ristoranti gourmet e locali di alto livello. Gli edifici della zona ospitano una teoria di boutique di grandi firme da tutto il mondo; ed è abbastanza comprensibile che vi sia una tale concentrazione di negozi di lusso, dato che i giapponesi sono tra i popoli più spendaccioni e ossessionati dalla moda del pianeta.

Gli edifici di Ginza fanno pensare che ci si trovi davvero in una città del futuro. Però in mezzo a tanta modernità spunta un edificio tradizionale, tutto bianco, nero e oro, ornato da decine di lanterne rosse. Parliamo del Kabuki-za il più grande teatro di Tōkyō. Un luogo davvero unico, in cui persino le locandine sembrano delle opere d’arte antica, con la loro foggia di coloratissime stampe tradizionali.

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Aibo l’amico robot a 4 zampe
Sony center Aibo cane robot
Aibo il cane robot

Mi dirigo verso il Sony Center, uno dei luoghi più interessanti e tecnologici di Tōkyō, che ospita anche uno spazio espositivo davvero curioso. Qui si può ammirare e acquistare per qualche migliaio di dollari il cane Aibo, realizzato dal gruppo giapponese già nel 1999. Negli anni ha continuato la sua evoluzione con nuove versioni e funzioni. Questo animale meccanico è un modo alternativo di interagire con un amico a 4 zampe robotico che sporca decisamente meno di quelli veri…

Tōkyō: Akihabara un parco divertimenti
Esposizione Manga
Esposizione Manga (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Dopo un piacevole giro di shopping, lascio Ginza e mi dirigo – pieno di curiosità – verso uno dei quartieri tra i più bizzarri della capitale giapponese: il quartiere dei “Manga”, Akihabara. Appena sceso alla stazione mi imbatto subito nel Gundam Cafè, un luogo che mi riporta ai ricordi di bambino (il Gundam giocattolo non durò molto nelle mie mani…) e che ancora oggi costituisce la meta per molti fedeli del Manga giapponese che ha per protagonista il gigante robot. In questo, come negli innumerevoli negozi della zona, è possibile trovare gadget di ogni tipo: dalle tazze ai pupazzi in miniatura; dai costumi per i cosplayer (ovvero coloro che amano vestirsi come i personaggi dei fumetti); alle centinaia di edizioni di Manga.

Camminare per Akihabara è come muoversi all’interno di un grande parco dei divertimenti a cielo aperto, con i personaggi dei Manga che spuntano da ogni luogo e in ogni forma: su enormi tabelloni pubblicitari, nelle vetrine dei negozi, ai distributori automatici di gadget, per arrivare ai copslayer che si incontrano qua e là.

Tokyo Negozi e grandi catene a Akihabara il quartiere dei Manga
Negozi e grandi catene a Akihabara il quartiere dei Manga (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Vi sono veri e propri grandi magazzini dedicati ai Manga: negozi multipiano in cui si può soddisfare ogni tipo di passione per i Manga: dai dvd ai video giochi; dai fumetti stampati agli accessori più bizzarri. Uno dei più famosi negozi è il Labi, ma ve ne sono anche altri, con ampi spazi dedicati ai fumetti, anche vietati ai minori. Qui ci si rende conto che quello dei Manga è un mondo affascinante e forse parallelo; una fuga dalla realtà o dalla routine verso un mondo fatto di divertimento e fantasia. Mi imbatto in un negozio con modelli de “I cavalieri dello Zodiaco” e torno indietro nel tempo, ricordando i cartoni animati di quand’ero ragazzo.

Il Maid Café, una fuga dalla realtà
Tokyo Akihabara Maid Café
Akihabara, Maid Café (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Uno dei modi con cui i giapponesi, soprattutto uomini, fuggono dalla realtà è il Maid Cafè, un luogo che è un misto tra feticcio liceale e fantasia, in cui alcuni nerd (scusate il giudizio), forse incapaci di avere contatti reali con il mondo femminile, si recano per sorseggiare un milkshake o mangiare dei pancake serviti da ragazze in minigonna che sembrano minorenni (ma sono maggiorenni), vestite da camerierine francesi o da collegiali.

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Decido di entrare in un Maid Cafè per vedere come si comportano i clienti timidoni e devo dire che qui – come nei Manga – c’è tanta sublimazione e fuga dalla realtà. I cafè sono per tutti i gusti: si va dalle collegiali, alle ferroviere francesi, alle camerierine di un bistrot parigino; la cosa importante è che le ragazze siano in minigonna e che il mondo che le circonda sia fumettoso e colorato.

Cena a Akasaka
Cena a Akasaka (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Mi reco poi ad Akihabara48 un bizzarro centro in cui la sfida canora tra cantanti singoli e gruppi è altissima: tv, social e musica dal vivo si intrecciano in questo luogo famosissimo tra i giovani, in cui nascono continuamente nuove stelle canore. Arrivata la sera mi ritrovo con Saya, che ha lavorato tutto il giorno al suo pop-up store, per una deliziosa cena assieme nel vibrante quartiere di Akasaka.

Giappone in Tasca 10: consigli di viaggio

Tōkyō: Manga e dintorni

Se siete degli appassionati di Manga sicuramente troverete questi consigli cosa già nota; ma per chi come me conosce un po’ i cartoni animati giapponesi (chiamati Anime) o la loro versione a fumetti, forse qualche consiglio su come approfondire la conoscenza di questo mondo può tornare utile. Innanzitutto la visita ad Akihabara può richiedere almeno un intero pomeriggio, quindi se volete vedere nel dettaglio e sperimentare i vari negozi e locali che si occupano del genere, vale la pena prendersi del tempo e lasciarsi condurre in questo mondo di fantasia.

Museo del Manga a Kyōto e il Museo Ghibli a Mikata
Akihabara museo Manga
Akihabara museo Manga (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Consiglio anche di pianificare alcune visite ai musei sul tema; il centro principale di riferimento è il Museo Internazionale del Manga che si trova a Kyōto, dove potete trovare una biblioteca con oltre 300.000 pubblicazioni di Manga dal 1970 in poi e numerose mostre sui vari Anime. Una vera mecca per i fan.

Da non perdere poi è il Museo Ghibli, che si trova a Mitaka nell’area metropolitana di Tōkyō. Il museo ospita i capolavori dell’omonimo studio guidato, tra gli altri, dal visionario regista e disegnatore Hayao Miyazaki; il regista è vincitore dell’Oscar per “La città incantata”. Inoltre è il creatore di serie avveniristiche come “Conan, il ragazzo del futuro” ma anche classiche come Heidi; fino ad arrivare al famosissimo film “Il castello errante di Howl”. Per gli appassionati di Manga femminili poi, ci si può recare a Honmachi, situata tra Hiroshima e Kobe, per visitare il Museo Igarashi, dedicato alla disegnatrice di fumetti da cui sono state ricavate serie Anime, famosissime anche in Italia, come Candy Candy e Georgie.

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Giappone in Tasca 10: per i più curiosi

La proverbiale educazione giapponese
Tokyo buone maniere in metropolitana
Tokyo buone maniere in metropolitana (ph. b. andreani ©mondointasca.it)

Gli avvisi nella metropolitana che sollecitano i passeggeri sull’importanza delle buone maniere in realtà qui sfondano una porta aperta, dato che in Giappone troviamo una delle culture più educate e rispettose del pianeta. Inchini, grazia e cortesia, costellati da scuse continue, sono la cifra del giapponese tipico. Ma come districarsi tra le regole sociali del Sol Levante ed evitare brutte figure?

Basta seguire alcune semplici attenzioni. Innanzitutto bisogna abbandonare due brutte abitudini italiche: parlare a voce alta o usare il cellulare a tutto volume sui mezzi pubblici; non rispettare le file. Già fare queste due cose forse richiede un certo sforzo, ma la lista di dettagli a cui prestare attenzione non è poi così difficile da seguire. Per esempio è importante ricordarsi che le scarpe in Giappone vanno lasciate sempre fuori dalle abitazioni e dai templi, soprattutto buddhisti. Se siete fumatori fate molta attenzione a non fumare al di fuori delle aree dedicate.

Norme di cortesia

E poi ci sono le norme di cortesia: fate un piccolo inchino quando salutate; porgete e prendete tutti gli oggetti con due mani; ponete i soldi sui piattini alla cassa (i giapponesi non amano il contatto diretto); evitate effusioni in pubblico: la discrezione e la sobrietà dei comportamenti sono d’obbligo. Infine a tavola è bene non conficcare mai le bacchette nel cibo, soprattutto nel riso: è una pratica che si usa ai funerali buddhisti ed è considerata di male auspicio se a farla è una persona viva.

Info: www.japan.travel/it/

GIAPPONE TAPPA 10 PHOTO GALLERY

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