Lunedì 11 Novembre 2024 - Anno XXII

Trieste: Cultura e Commerci Mitteleuropei

Caffetteria Hausbrandt Trieste anni '20

Nel Salone degli Incanti “Hausbrandt e Trieste. Cultura e commerci mitteleuropei 1892-2023”. La mostra, visitabile dal 9 Settembre al 22 Ottobre, racconta 130 di storia di un prodotto e di una impresa che ancora oggi accompagna il nostro quotidiano.

Hausbrandt e Trieste Locandina mostraLa tazzina di caffè da sorseggiare a casa oppure al bar, per molti di noi è diventato un must a cui non si può rinunciare. Espresso o prodotto dalla moka, l’aroma ci inebria e ci rende più reattivi nell’affrontare la nostra quotidianità. Non solo. Ormai è entrato nell’uso comune dire “pausa caffè”, coffee break”, in cui protagonista sarà sempre il caffè servito in diverse specialità. Il caffè rappresenta, dunque, una bevanda diffusa in tutto il mondo tale da essere una presenza costante per molti di noi. A Trieste, città multietnica, centro mitteleuropeo di scambi commerciali, cosmopolita, portuale, il Caffè Hausbrandt segna il punto d’incontro tra la città e la storia del famoso marchio che vanta 130 anni di storia.

Hausbrandt e Trieste
Mostra Hausbrandt macchina per tostare il caffè
Macchina per tostare il caffè

La mostra “Hausbrandt e Trieste. Cultura e commerci mitteleuropei 1892-2023 visitabile dal 9 Settembre al 22 Ottobre 2023 è allestita nel Salone degli Incanti dell’ex-Pescheria Centrale. L’edificio, eretto nel 1913 su progetto dell’architetto Giorgio Polli, è situato sul lungomare di Trieste e presenta un’architettura in stile liberty affine con gli altri palazzi che si trovano nelle immediate vicinanze. Il campanile che si trova a fianco del palazzo non deve trarre in inganno. Non vi sono le campane, bensì la sua funzione era in realtà una “torre dell’acqua”, ovvero una fonte idrica di acqua marina che veniva fatta affluire ai banchi di vendita del pesce.

Hausbrandt e Trieste Pannello ingresso mostraPromotore della singolare esposizione è Martino Zanetti, imprenditore dello storico marchio “Hausbrandt” e al tempo stesso intellettuale e artista. Alla guida del Marchio Hausbrandt dal 1988, anno in cui acquisì l’azienda trasferendone poi la sede a Nervesa della Battaglia in provincia di Treviso, ha saputo adeguarsi al cambiamento dei tempi, apportando innovazioni senza dimenticare le storiche origini. Attualmente il brand esporta il caffè in 90 Paesi nel mondo attraverso una produzione moderna improntata all’ecosostenibilità di tutta la filiera.

LEGGI ANCHE  Marche: incanti d’arte tra chiese, abbazie, pievi
Il caffè: cultura e commercio

Il caffé nel mondoLa mostra, promossa dalla Fondazione Hausbrandt, è implementata anche da eventi culturali quali talk e concerti e si avvale della curatela dell’architetto Luciano Setten, con la co-organizzazione del Comune di Trieste, il Patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, la città di Treviso. Al preview dell’esposizione interverranno i Presidenti delle Associazioni Industriali mitteleuropei e per l’Austria sarà presente Markus D’Asburgo legato da profonda amicizia con la famiglia Zanetti. Il legame tra il marchio Hausbrandt e la città di Trieste risale oltre cento anni fa allorché il 15 novembre 1892 Hermann Hausbrandt fondò la ditta omonima, prima industria in terra friulana per la torrefazione del caffè.

mostra Hausbrandt e Trieste Per Trieste fu l’inizio di acclamati successi. Iniziarono a diffondersi le botteghe del caffè e furono aperti i primi bar storici, luoghi in cui la tazzina di caffè era il pretesto per incontri amichevoli, per conversazioni d’affari o semplicemente per la degustazione della “bevanda della lucidità” che si stava diffondendo nelle grandi città. Tra queste continuava la tradizione Venezia, che fu tra le prime città ad aprire il primo caffè pubblico nel 1643, cui fece seguito la Francia, l’Austria con l’inaugurazione del primo caffè nel 1683 a Vienna. Ancora oggi il pregiato caffè Hausbrandt è consumato nelle migliori caffetterie del mondo come agli Uffizi di Firenze, al Teatro dell’Opera di San Pietroburgo, al Teatro La fenice di Venezia, nei lussuosi hotel alle Maldive.

Le sezioni della mostra “Hausbrandt e Trieste”
Trieste Hausbrandt - mezzo pubblicitario - anni '60
Le campagne di promozione sui mezzi negli anni ’60

L’esposizione è articolata in tre sezioni ognuna dedicata a tematiche diverse ma al contempo legate dallo stesso fil rouge, il chicco di caffè, considerato l’oro nero che non sembra conoscere crisi economica. Nella sezione “LA STORIA” non possono mancare i colori rosso e giallo che tanto hanno contribuito a distinguere il marchio Hausbrandt nel mondo. Si ripercorre l’excursus storico del brand attraverso i disegni pubblicitari degli artisti che nel corso di decenni hanno animato la pubblicità del famoso marchio. Si ricorda il primo slogan scelto, verso la fine del 1800, per reclamizzare il prodotto in una veste chiara, inequivocabile con la scritta: “Specialità Caffè Hausbrandt”. 

Luciano Biban - logo Moka 1967
Luciano Biban, logo Moka 1967

Uno dei primi pubblicitari ad occuparsi della réclame fu senz’altro Leopoldo Metlicovitz, pittore ed illustratore molto attivo nella Belle Epoque anche come costumista e scenografo. A lui si devono i bozzetti pubblicitari originali per la realizzazione di un fondale e di un’insegna di Casa Hausbrandt a Trieste.

LEGGI ANCHE  Le montagne dell’Aga Khan Karin

Del veneziano Luciano Biban è l’opera pubblicitaria, realizzata negli anni sessanta, che rappresenta l’originale logo “Moka” in grado di coniugare arte e pubblicità. L’artista ha avuto un colpo di genio. Accanto alla longeva moka quasi umanizzata, ha aggiunto un elemento altrettanto accattivante, il payoff “che piacere…un buon caffè”. Altri artisti si sono succeduti nel tempo a rendere ancor più evidente, esplicita la cromia rosso-giallo creando la Moka inserita in un rettangolo dove preminente è la scritta Hausbrandt.

Sezioni: Territorio e  Tecnica
Locandina Caffè Hausbrandt 1990
Locandina Caffè Hausbrandt 1990

Si deve a Martino Zanetti, la rivisitazione in chiave contemporanea, della famosa Moka animata a cui è stata aggiunta la tazzina, compagna inseparabile e sotto il disegno, l’immancabile suggerimento payoff. La sezione “IL TERRITORIO” esplora il tessuto sociale di Trieste e i suoi rapporti con la cultura ed il mondo economico di allora e di oggi. Sono esposti fotografie, disegni e testi che narrano la quotidianità di una città straordinaria come Trieste, punto di unione tra Occidente e Oriente.

Nella sezione “LA TECNICA” sono esposti sacchi di caffè, macinini, le prime macchine per il caffè, le tostatrici ma anche le moderne tecnologie, i procedimenti e le scelte tecniche operate negli ultimi cinquant’anni. La Fondazione Hausbrandt, nata per volontà di Martino Zanetti in Austria, intende promuovere e supportare ricerche su quattro grandi tematiche: Teatro e architettura musicali, Rinascimento segreto, Contaminazioni culturali e Anime triestine.

La Fondazione, sostenuta in primis dall’imprenditore Zanetti, intende promuovere e valorizzare il patrimonio storico e artistico di Trieste come ad esempio il progetto per il recupero di Palazzo Carciotti, illustrato in mostra. In occasione del termine dell’esposizione, il 22 ottobre, è in programma un evento di gala legato alla raccolta fondi per i progetti che la Fondazione Hausbrandt dedicherà a Palazzo Carciotti. Ad approfondimento del percorso espositivo, sono in programma per la durata dell’esposizione, talk, concerti ed aperitivi musicali.

LEGGI ANCHE  Riaperto il Museo Archeologico di Vaste

Informazioni: fondazionehausbrandt.com/la-mostra

Leggi anche: 

IL COLORE DEI SOGNI

OMAGGIO A ITALICO BRASS, IL PITTORE DELLA LUCE

GESÙ CRISTO, “THE MYSTERY MAN” A CHIOGGIA

Condividi sui social: