Martedì 7 Maggio 2024 - Anno XXII

Pane e acqua di rose

Pane e acqua di rose di Marsha Mehran, Neri Pozza Editore, pagine 288, Euro 16,50. ” width=”176″ height=”270″>Pane e acqua di rose di Marsha Mehran, Neri Pozza Editore, pagine 288, Euro 16,50. Sulla Main Mall, la strada principale tortuosa e acciottolata di Ballinacroagh, rispettabile cittadina della costa irlandese, c’è un punto in cui il vecchio e il nuovo hanno deciso di darsi appuntamento. Su un lato della strada vi è il negozio di reliquie Reek, un’ammuffita confusione di crocifissi, preghiere laminate, boccette d’acqua santa e di tutti gli armamentari connessi a san Patrizio. Sul marciapiede opposto, invece, un pesante edificio … Leggi tutto

Pane e acqua di rosePane e acqua di rose
di Marsha Mehran, Neri Pozza Editore, pagine 288, Euro 16,50.
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Pane e acqua di rose
di Marsha Mehran, Neri Pozza Editore, pagine 288, Euro 16,50.

Sulla Main Mall, la strada principale tortuosa e acciottolata di Ballinacroagh, rispettabile cittadina della costa irlandese, c’è un punto in cui il vecchio e il nuovo hanno deciso di darsi appuntamento. Su un lato della strada vi è il negozio di reliquie Reek, un’ammuffita confusione di crocifissi, preghiere laminate, boccette d’acqua santa e di tutti gli armamentari connessi a san Patrizio. Sul marciapiede opposto, invece, un pesante edificio di pietra, dove spicca una vivace porta rossa con le imposte viola. Da quelle imposte fuoriescono ogni giorno odori licenziosi di strane spezie, vapori inebrianti di piatti che attirano folle di ingordi e hanno spinto il Connaught Telegraph a dichiarare che là è custodito «il segreto meglio conservato della contea di Mayo». Un segreto culinario, beninteso, visto che al di là di quella porta cremisi c’è il Caffè Babilonia delle tre sorelle Aminpour, le ragazze iraniane giunte a Ballinacroagh ormai da qualche anno.

A parte i borbottii quotidiani della signora Quigley, vedova perpetua di James Ignatius Quigley e arbitro autoproclamatosi di tutto ciò che è decente e sacro a Ballinacroagh, quell’incrocio di vecchio e nuovo non suscita affatto scandalo nel villaggio, dove la quiete regna sovrana.

Un giorno, però, un evento inaspettato mette a soqquadro l’intera cittadina irlandese. Estelle Delmonico, la panettiera italiana approdata tempo fa a Ballinacroagh col marito coi baffoni e un bel carico di caffè e sfogliatelle, trova, sulla spiaggia ai piedi della collina su cui si erge il suo cottage, una ragazza seminuda e quasi morta. I capelli castano rossicci, il viso magro, le mani meravigliose e la pelle così delicata da sembrare pasta sfoglia, la ragazza, a giudicare dal colorito, sembra aver perso molto sangue. Estelle la porta nel suo cottage e, con l’aiuto del medico, non tarda a scoprire che la meravigliosa sirena deve aver tentato di porre fine alla vita che porta in grembo, al bambino di cui è in attesa.

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Chi è quella ragazza dalle mani così strane? Da dove viene? E perché ha scelto di fare quello che ha fatto alla baia? E perché, infine, si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda? Le voci corrono nella ridente e rispettabile cittadina irlandese e animano le già movimentate sere al Caffè Babilonia.

Con la sua scrittura davvero unica e la sua magica miscela di culture e mondi differenti, Marsha Mehran ci offre, con Pane e acqua di rose, un avvincente seguito di Caffè Babilonia e delle avventure delle sorelle Aminpour, ragazze iraniane in terra d’Irlanda.

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