Mercoledì 8 Maggio 2024 - Anno XXII

Napoli che canta

A Chiaiano, in periferia, aprirà il primo museo della canzone napoletana d’arte. Con laboratori gratuiti di chitarra e liuteria per i ragazzi e progetti musicali di ricerca oltre la retorica e il folclore

Allestimento interattivo

Peppe Napolitano e Moni Ovadia alla conferenza stampa di presentazione del museo
Peppe Napolitano e Moni Ovadia alla conferenza stampa di presentazione del museo

Il museo, che aprirà al pubblico entro settembre 2010, è ospitato all’interno di un un edificio preesistente e fino a poco tempo fa inagibile e vandalizzato nella periferia napoletana; si sviluppa su una superficie di circa 500 metri quadrati. Le aule e l’auditorium sono già pronti e da febbraio partiranno le lezioni.

L’esposizione si snoda lungo otto sale, dove si potrà seguire un percorso multimediale didattico e di intrattenimento con punti di ascolto, scenografie interattive, video e focus su interpreti e cantautori per scoprire le atmosfere delle serenate, della canzoni popolari e marinaresche che hanno ispirato Domenico Modugno, Paolo Conte, Elvis Presley, Frank Sinatra. “La canzone napoletana è un fatto universale, non una improvvisazione ma una forma d’arte”, continua il direttore artistico, “e non è un caso se sia cantata in Cina come negli Stati Uniti, quasi più che a Napoli”.

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